Vito Mario Stampacchia
Fin dagli anni del Liceo militò nelle file degli internazionalisti leccesi. Nel 1892 aderì al Partito socialista e, cinque anni dopo, fu proprio lui a organizzarne la Sezione locale. Per oltre un ventennio, pur svolgendo la professione di avvocato, fu tra i più noti dirigenti socialisti della provincia di Lecce, ma dopo la guerra 1915-18 Stampacchia (per dissapori con la Direzione del PSI) si appartò dalla vita politica. Non aderì mai al fascismo e, anzi, verso la fine degli anni Trenta, si collegò al "Movimento liberalsocialista". Ciò gli valse l'arresto con altri antifascisti. Dopo l'armistizio, l'avvocato divenne presidente socialista del CLN di Lecce che, nel gennaio 1944, rappresentò al Congresso di Bari. Stampacchia, segretario della Federazione socialista leccese dall'ottobre 1943 al gennaio 1947, fu anche consultore nazionale per la Puglia, deputato alla Costituente, sottosegretario alla Marina militare dal luglio 1946 al maggio 1947. Alla sua morte ha lasciato un "fondo" di documenti e libri sul movimento operaio e contadino nel Mezzogiorno, conservato all'Istituto che porta il suo nome. A Vito Mario Stampacchia hanno intitolato una via nel capoluogo del Salento.