Storia della Brigata «Maiella» 1943-1945
di Nicola Troilo, Mursia Ed., 2011, pp.344, euro 18,00
Nell’autunno del 1943 il comandante in capo delle forze tedesche in Italia, maresciallo Kesselring, nel tentativo di ostacolare l’8a armata britannica del generale Montgomery sul Sangro, adottò – nella parte montuosa della provincia di Chieti – la tecnica della «terra bruciata», distruggendo oltre venti paesi e abbandonandosi a eccidi e stragi di civili inermi.
Immediata fu la reazione della popolazione che si strinse spontaneamente intorno all’avvocato Ettore Troilo, noto antifascista, dando vita alla brigata «Maiella», entrata in linea agli inizi del 1944 per combattere i nazifascisti a fianco degli alleati. Fu l’unico esempio di formazione partigiana regolarmente organizzata che operò al di fuori del territorio nel quale si era costituita: dopo la liberazione dell’Abruzzo proseguì l’avanzata nelle Marche e in Romagna, entrando per prima a Bologna e quindi ad Asiago.
Le fu riconosciuta la medaglia d’oro al valor militare.
Già pubblicato nel 1967 e ora riproposto con aggiornamenti e materiale inedito, questo volume racconta la storia dell’epopea della «Maiella», partendo da documenti ufficiali del reparto, dell’esercito italiano e degli eserciti alleati, e dalle testimonianze di molti patrioti, primo fra tutti l’Autore stesso che, giovanissimo, contribuì con il padre Ettore a scrivere una pagina importante della guerra di Liberazione.