La Brigata Rosselli
a cura di Benito Gramola, Gino Rossato Editore, 1997, pp.166
Alla riscoperta del “libro dimenticato”, c’è da ricordare queste pagine sulla “Brigata Rosselli”. Nella prefazione, il prof. Ettore Gallo, presidente emerito della Corte Costituzionale, scrive che la “Rosselli” merita una trattazione particolare dopo quella della Divisione “Vicenza” dove fu inquadrata, perché singolare e drammatica fu l’occasione storica del suo nascere in uno dei settori più tormentati dello schieramento armato della Resistenza veneta. Così come merita di essere ricordata la figura del suo comandante Giobatta Danda “Vestone” (personaggio centrale di tutto il libro, attraverso una lunga e dettagliata intervista), uomo di grande statura morale, che il coraggio e l’eroismo li aveva già mostrati quale ufficiale degli alpini del VI Reggimento nella spedizione in Russia della Divisione “Tridentina” (Medaglia d’argento sul campo a Nikolajiewka, medaglia di bronzo a Kotowskji, e tre ferite di guerra).
L’introduzione di Gramola, poi,è uno sguardo d’insieme di ampio respiro sui caratteri della resistenza europea e su quella italiana, in particolare, con un “affondo” significativo sulla struttura armata vicentina. Gramola precisa anche che la storia della Resistenza è legittimamente fatta con un “mix” di memoria, scritta o orale, criticamente vagliata e di documenti: “Almeno fin tanto che abbiamo tra noi i protagonisti! Quando non ci saranno più si dovrà restare ai soli documenti, ma certamente ci mancherà una delle due sorgenti, la più ricca e la più complessa”.