"Inopportuna e impropria la nomina di Andrea De Pasquale a Direttore dell'Archivio centrale dello Stato"
Giudichiamo inopportuna e impropria la nomina di Andrea De Pasquale a direttore dell'Archivio centrale dello Stato. La questione ha già causato le dimissioni di Tomaso Montanari dal Consiglio Superiore dei beni culturali e di Diana Toccafondi dal suo Comitato scientifico. Non abbiamo dimenticato la vicenda sconcertante dell'acquisizione del Fondo Rauti da parte della Biblioteca Nazionale centrale di Roma. In quella circostanza Andrea De Pasquale, direttore della Biblioteca, non si dimostrò all'altezza della situazione. A maggior ragione oggi è semplicemente imbarazzante la sua nomina alla direzione dell'Archivio, anche alla luce dei delicatissimi compiti che derivano dalla desecretazione delle carte sulle stragi. Non possiamo lasciare senza risposta l'appello delle associazioni dei familiari delle vittime delle stragi che hanno per prime sollevato il problema. A ciò si aggiunge una inspiegabile confusione di mansioni: Andrea De Pasquale è un bibliotecario e non un archivista. Si tratta di professionalità e di esperienze diverse e non intercambiabili. Il Ministro Franceschini ha sempre dato prova di alta competenza per ciò che riguarda il ministero e di rigore e determinazione antifascisti. Confidiamo perciò nella sua coerenza, invitandolo a operare una scelta più equilibrata per l'importantissimo incarico di direttore dell'Archivio centrale dello Stato.
La Segreteria nazionale ANPI
27 agosto 2021