Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza
L'Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza è stato costituito a Torino nel febbraio del 1966 per iniziativa, fra gli altri, di Ferruccio Parri e dell'allora sindaco di Torino Giuseppe Grosso. Ha avuto come presidenti Franco Antonicelli e, successivamente, Paolo Gobetti.
I suoi principali compiti istituzionali consistono nel reperimento e nell'opera di conservazione di tutte le pellicole cinematografiche girate durante la Resistenza e di quelle concernenti la guerra partigiana, i regimi fascista e nazista, l'antifascismo, la deportazione in Italia e in Europa nel corso della Seconda guerra mondiale. Vi è, inoltre, una sistematica raccolta di testimonianze videoregistrate riguardanti gli anni fra le due guerre mondiali, il periodo della guerra e della lotta partigiana, il secondo dopoguerra. Viene promosso lo studio del mezzo cinematografico in genere come fonte documentaria e come mezzo di comunicazione e divulgazione della storia contemporanea, attraverso la realizzazione di attività di ricerca e convegni, iniziative didattiche a vari livelli e la produzione e diffusione di film documentari e programmi video.
Dal 1985 a oggi, l’Archivio ha organizzato rassegne cinematografiche, rivolgendo l’attenzione soprattutto al cinema italiano, ma anche alle cinematografie europee, al cinema sovietico e a quello etnografico.
Molte delle ultime rassegne sono state ospitate nella sala proiezioni del Museo diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà (Torino), nello stesso palazzo in cui ha sede l’Archivio.
Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza
Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza
Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza<br/>Via del Carmine 13<br/>10122 Torino (TO)