Museo della Resistenza piacentina
Il museo, aperto nel 2009, è gestito da volontari. Disposto su due piani, è dotato di pannelli esplicativi che illustrano come è nata la Resistenza nel piacentino e le diverse località in cui si è sviluppata. Alcuni pannelli sono dedicati a gruppi specifici (es. gli stranieri, le donne, i religiosi). Un pannello è dedicato alla deportazione degli Ebrei e a quella dei militari (IMI) nei campi di concentramento. Una serie di pannelli audiovisivi consente al visitatore, tramite touch screen, di scorrere la mappa della provincia soffermandosi su date specifiche e approfondendo quanto vi accadde visualizzando fotografie, testimonianze e documenti dell'epoca.
Tramite un altro touch screen è possibile visualizzare filmati anche d'epoca. È inoltre possibile consultare la banca dati ufficiale dei partigiani.
Nel museo è inoltre esposta una collezione di cimeli (documenti, armi, frammenti di bombe, berretti e altro abbigliamento originale). Fra gli altri cimeli, sono conservate diverse parti di un aereo "Bristol Beaufighter", il famoso Pippo, precipitato nei dintorni del museo durante la guerra).
Grazie a una proposta didattica elaborata da un gruppo di insegnanti e formatori, che viene comunicata alle scuole della provincia di ogni ordine e grado, le scolaresche possono scegliere diverse possibilità formative a seconda del tempo a disposizione, visitando il museo e la zona circostante. È possibile infatti percorrere i sentieri partigiani, accuratamente tracciati.
Il museo è attrezzato per ospitare diverse iniziative, fra cui proiezioni cinematografiche, per le quali mette a disposizione 50 posti.
È possibile inoltre organizzare incontri fra le scolaresche e un partigiano per sentire dalla sua voce racconti ed esperienze relativi alla Resistenza locale.
Totalmente accessibile alle persone con disabilità motorie.
Ingresso gratuito.
Museo della Resistenza piacentina
Museo della Resistenza piacentina
Museo della Resistenza Piacentina<br/>Località Sperongia<br/>29020 Morfasso (PC)