Storie di guerra vissuta in Garfagnana
Sabato 7 maggio alle ore 16 presso il Teatro Alfieri di Castelnuovo di Garfagnana presentazione del libro “Storie di guerra vissuta. Garfagnana 1940-1945” di Tommaso Teora, pubblicato da Tra le righe che raccoglie 108 interviste e racconti di altrettanti anziani della Garfagnana. Tutti intorno ai ricordi della Seconda guerra mondiale tra il 10 giugno 1940 e il 25 aprile del 1945.
Sul palco – oltre ad alcuni anziani che porteranno i loro ricordi – insieme all'editore Andrea Giannasi, il sindaco di Castelnuovo Andrea Tagliasacchi, il Presidente dell'Unione dei comuni Paolo Fantoni, il sindaco di Camporgiano Francesco Pifferi e l'Avv. Giambattista Santini.
Il libro di oltre 400 pagine è ricco di fotografie dei protagonisti al fine di poter “incontrare” e sentire la voce narrante tra eventi bellici tremendi, fame, tormenti, bombardamenti. Come il primo quello del 29 giugno del 1944 a Piazza al Serchio che fece 18 vittime civili.
Tra le oltre cento testimonianze una come esempio. Quella di Bernardi che giovane elettricista della Valdarno finisce nel bombardamento della stazione ferroviaria di Castelnuovo Garfagnana: “Il 2 luglio '44, verso le 11, avevo finito il turno di lavoro a Castelnuovo e, come al solito, me ne tornavo a casa con la mia bicicletta insieme all'amico Luigi De Lucia, il quale abitava alla Villetta come me. Mi dovetti fermare a gonfiare la gomma anteriore dal Fiori, in via Roma, e lui mi disse: ‘Io vado avanti, tanto mi riprendi'. Quando arrivai all'incrocio della stazione ferroviaria stavano già passando le solite fortezze volanti americane, che andavano a bombardare al nord. Ormai non ci facevamo più caso, ma di colpo sentii un gran boato e la terra tremò tutta. Mi fermai e quando il polverone si dileguò mi incamminai di nuovo; nella salita dello ‘Scurcion' trovai dei corpi dilaniati dalle bombe e, fatto un altro paio di metri, vidi un braccio intero che ricordo riconobbi subito: era il braccio dell'amico De Lucia. Il suo corpo senza testa era un po' più in su. Disperato continuai la mia strada e me ne andai a casa, potete immaginare in che stato. Giunto alla Villetta trovai la moglie del De Lucia che mi chiese: ‘Ma l'hai visto mio marito? Deve portare il pane'. 'No', risposi, e continuai nel silenzio più assoluto, non ebbi il coraggio di dirle la verità.”
Cento testimonianze di altrettanti uomini e donne che dal 1940 al 1945 hanno vissuto il secondo conflitto mondiale. Storie di guerra, di paura e fame. Di figli partiti e mai più tornati, come i tanti ragazzi scomparsi con l'ARMIR in Russia. Ma anche i prigionieri sparsi tra la Germania, l'Inghilterra e altri luoghi del mondo che tornarono a casa dopo alcuni mesi dalla fine della guerra.
E poi su tutti e tutto le donne. Perché sono state loro fisicamente e idealmente a portare sulle proprie spalle la famiglia, la casa, il podere, i figli.
Donne che nei molteplici ruoli di mamme, figlie, moglie, hanno sopportato l'orrore per poi ricostruire dalle macerie il futuro delle loro famiglie.
Ma questo libro è anche altro. È una mappa inedita e che sta sbiadendo dei luoghi della terra. Di tante piccole località, incroci, sentieri, poderi sperduti tra le valli e di spazi che fino a pochi decenni fa avevano un nome e una frequentazione. Dunque questo libro ferma quei nomi a quei luoghi. Per sempre.
La Garfagnana, che sta perdendo la propria memoria, ricostruisce in un lavoro inedito, una trama e una narrazione tra un passato mai dimenticato e un futuro incerto e difficile.
Il libro “Storie di guerra vissuta. Garfagnana 1940-1945” sarà presentato anche al Salone Internazionale del libro di Torino 2016 – presso lo stand D68 di Tra le righe libri e Garfagnana editrice -, che si terrà al Lingotto Fiere dal 12 al 16 maggio.
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