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Sanremo ricorda 14 partigiani martiri

A Sanremo, domenica 8 marzo, alle ore 10.30, si terrà la manifestazione in ricordo dei caduti partigiani fucilati il 5 MARZO 1945 nel giardino del Castello Devachan.

Davanti al cippo commemorativo posto a lato della via che immette nell'area del Castello, si svolgerà la cerimonia, che quest'anno sarà particolarmente intensa poiché interverranno, in una sorta di “gemellaggio” nel pur doloroso ricordo, i familiari dei caduti, tra cui la dott.ssa Arianna Cesarone, Presidente della sezione ANPI – di San Fruttuoso di Genova, nipote di Cesarone Emidio e di Carmelo Genova, la sorella di Luigi Ricagno, che giungerà da Alba con il figlio e la figlia che verrà dall'Austria, dove vive e lavora, Rosita, la figlia di “Cecò”, Francesco Lanteri, con i familiari e l'ANPI di ArmaTaggia, il Presidente del Comitato Provinciale dell'ANPI di Imperia e il Presidente dell'ANPI Provinciale di Genova, Massimo Bisca, e altri testimoni, cittadini di Sanremo e rappresentanti delle varie sezioni ANPI della provincia, e delle Associazioni del territorio.
Per l'ANPI di Sanremo la commemorazione sarà tenuta dal dott. Gustavo Ottolenghi.
Verranno ricordati i partigiani che, all'alba del 5 marzo 1945, vennero fucilati, dopo inumani torture e senza alcun processo, nei giardini del Castello Devachan:

1) RICCARDO SCARPARI (Foca)
2) FRANCESCO FOCA (Bà)
3) FRANCESCO BERGONZO (Italo)
4) RENATO DARDANELLI (Lucia)
5) CARMELO GENOVA (Radio)
6) LUIGI ANFOSSI (Lio)
7) ENRICO POGGI (Sparviero)
8) ANTONIO PALMISSANO (Burba)
9) GUIDO BENDINELLI (Toscano)
10) FRANCESCO LANTERI (Cecò)
11) EMIDIO CESARONE (Anguilla)
12) SECONDO LANTERI (Carlo)
13) LUIGI RICAGNO (Alba)
14) BENIAMINO MILIANI (Miliano).

I loro corpi vennero portati poi con il camion della spazzatura al cimitero e infine riconsegnati ai familiari
Grati della partecipazione di quanti vorranno intervenire, siamo certi che domenica la Memoria di questi caduti a Sanremo verrà riportata nel modo più efficace alla luce, liberandola dal cumulo di detriti e di silenzi che da quegli anni lontani la avevano offuscata.