Salta al contenuto principale

Presentazione del libro “Il corpo di Matteotti”

GIOVEDì 12 FEBBRAIO 2015 - ore 17,00

Sala del Consiglio del Municipio Roma XV

Via Flaminia 872 - Roma

presentazione del libro di Italo Arcuri

“Il corpo di Matteotti”

edito da Suraci Editore

Introduce

Duccio Pedercini, Presidente Sezione ANPI "Martiri de La Storta - Roma"

A distanza di 91 anni dal delitto di Giacomo Matteotti rapito e ucciso il 10 giugno 1924, Italo Arcuri, giornalista e vicesindaco del Comune di Riano, paese a nord di Roma dove il corpo del deputato socialista è stato ritrovato sotterrato in una boscaglia dopo sessantasei giorni, in un libro dal titolo “Il corpo di Matteotti” edito da Suraci Editore, studia il tragitto dell’automobile assassina, dal Lungotevere Arnaldo da Brescia alla Quartarella di Riano e analizza la cultura di un corpo in cui, ancora oggi, carisma simbolico e carica ideale vanno di pari passo.

Il libro aggiunge ulteriore storicità documentale ai materiali già esistenti sul delitto ed è il frutto di una ricerca storica effettuata dall’autore in oltre un anno di tempo, basata su due documenti inediti rintracciati presso l’ufficio anagrafe del Comune di Riano. Il primo tratto dal Registro degli atti di morte relativi al 1924 che contiene l’annotazione dell’avvenuto ritrovamento del corpo, contenente due errori materiali: il mese di nascita del deputato, nato in maggio e non in giugno, come erroneamente riportato nell’atto, e il cognome della madre, Isabella Garzarolo, deformato invece in Garzarola. Il secondo documento è la sentenza di rettificazione di atto di stato civile, deliberata dal Tribunale civile e penale di Roma nella Camera di consiglio del 12 ottobre 1925, che, vista la requisitoria del Procuratore del Re, Vittorio Emanuele III, autorizza il Comune di Riano a procedere alla correzione del suddetto atto.

Il libro, inoltre, contiene testimonianze esclusive, basate su una vasta bibliografia e sulla lettura e visione di quotidiani e filmati d’epoca.

Il capitolo riguardante il tragitto dell’autovettura su cui fu prima caricato e poi ucciso Matteotti è il primo tentativo – giornalistico prima ancora che storico – di delineare i confini, anche geografici, di un fatto che, ancora oggi, racconta di un’Italia non tanto dissimile da quella odierna.