"Quella difficile identità"
Ebraismo e rappresentazioni letterarie della Shoah
di Stefania Lucamante
Iacobelli editore
Comune di Livorno Assessorato alle politiche delle pari opportunità, Associazione Centrodonna Evelina De Magistris Livorno, Centro Donna Liliana Paoletti Buti
In collaborazione con la Comunità ebraica di Livorno ANPI e ANPPIA di Livorno
Mercoledì 29 gennaio 2014 - ore 16,30
Centro Donna di Livorno - Largo Strozzi, 3
Ne parliamo con Anna Maria Crispino, direttora di “Leggendaria”. Giornalista e saggista dal 2007 è consulente editoriale della Iacobelli editore di Roma. Nel 1986 ha fondato la rivista “Leggendaria. Libri, Letture, Linguaggi” di cui è tuttora direttora ed editrice. E’ anche tra le socie costituenti della Società Italiana delle Letterate (SIL) e nel gruppo organizzatore dell’annuale Seminario Estivo Residenziale della Sil. Ha pubblicato saggi di politica delle donne e critica letteraria in varie riviste e opere collettanee.
Stefania Lucamante, in questo complesso, bellissimo libro, mette a tema la riflessione, la narrazione e la trasmissione della memoria della Shoah, da parte di alcune donne scrittrici. Partendo dai primi memoriali delle deportate italiane, che videro la luce già all’indomani della Liberazione - tra i quali si cita “Fra gli artigli del mostro nazista”, opera della livornese Frida Misul, pubblicato nel 1946 - passando alle testimonianze e ai romanzi pubblicati a distanza di decenni, fino all’opera di scrittrici della generazione che è stata definita dei “Figli e figlie dell’Olocausto”, l’autrice indaga i meccanismi di trasmissione della memoria di donne che, in modi diversi, furono coinvolte in quell’evento epocale e decisero di scriverne. “E’ per ragioni legate a un desiderio di comprensione, non lontano da un senso personale di giustizia, anche letteraria e critica, che sento nei confronti delle deportate italiane, che svolgo l’analisi dei testi di queste donne”.
Durante l’incontro, verrà presentato il video “I ragazzi di Villa Emma”, realizzato da Eleonora Giordano