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Ricordo di Vittorio Cioni

Ad un anno dalla scomparsa

l'ANPI provinciale di Livorno

ricorda con immutato dolore e profondo rimpianto

VITTORIO CIONI

con la deposizione di un mazzo di fiori sulla sua tomba

mercoledì 25 Giugno - ore 9,30

Cimitero dei Lupi

Vittorio ha assunto la Presidenza dell’ANPI alla morte di Bino Raugi, raccogliendone una difficile eredità. Con Bino, infatti, si chiudeva il capitolo dei presidenti partigiani, che godevano del prestigio derivante dalla partecipazione alla guerra di liberazione. Vittorio ha aperto una fase nuova e difficile, quella della trasmissione della memoria e dei valori della resistenza senza l’apporto dei testimoni. Ha guidato l’ingresso nell’ANPI delle nuove generazioni di antifascisti e ha fatto dell’incontro di generazioni tanto lontane nel tempo un motivo di arricchimento e di crescita dell’associazione. Ha lavorato con tenacia al consolidarsi della presenza dell’ANPi su tutto il territorio provinciale, consapevole che per combattere i sussulti di neofascismo e le varie forme di populismo occorreva una presenza e un impegno continuo e capillare, rivolto soprattutto ai giovani e anche ai bambini, che fin dal loro ingresso nella scuola vivono processi di integrazione. Proprio per questo, sulla linea tracciata da Bino Raugi, ha contribuito alla nascita anche nella nostra provincia dell’Istituto Storico della Resistenza. Rigore, equilibrio, pacatezza sono state le cifre del suo operare. Sicuramente queste qualità erano insite nella persona, ma sono state anche il frutto del lungo impegno alla direzione della CGIL, dove è entrato giovanissimo in rappresentanza dei ferrovieri ed è cresciuto alla scuola di uomini come Sergio Manetti. Scaduto il mandato in CGIL, è stato eletto nel Consiglio Regionale dove è stato capogruppo del PDS, anche qui in una fase delicata della vita politica, a pochi anni dallo scioglimento del PCI, da cui anche Vittorio proveniva e mentre i partiti tradizionali si liquefacevano sotto la spinta di Tangentopoli. Ancora una volta, si trattava di rimettere insieme le fila, rimotivare, ricucire con tenacia e pazienza. Dopo aver svolto ruoli di tanto prestigio e rilevanza politica, tornato nella sua città, è diventato Presidente della Coppa Barontini, la gara remiera a cronometro che si svolge lungo i fossi per ricordare il mitico comandante Dario, vincitore di Guadalajara, combattente in Etiopia, comandante partigiano a Ponte alle Lame a Bologna. E’ stata quasi una naturale conseguenza di questo impegno accettare con entusiasmo di mettere la sua competenza e la sua passione intellettuale al servizio dell’ANPI, prima come segretario, sotto la Presidenza di Bino Raugi, e poi come Presidente.

Alla moglie Luciana, ai figli Marco e Valeria, ai nipoti da Vittorio tanto amati l'abbraccio affettuoso dell'ANPI.