Roma: il 25 è festa di tutti
Lettera aperta del presidente nazionale ANPI, Carlo Smuraglia per il 25 aprile a Roma.
Al Sindaco di Roma, all’Assessore alla memoria del Comune di Roma, al presidente della Comunità ebraica di Roma, alla presidenza dell’ANED, alla Presidenza provinciale dell’ANPI di Roma, ad ogni altra Associazione democratica.
Mi rivolgo a tutti per sollecitare un impegno comune affinché la manifestazione di Porta San Paolo, prevista per la mattina del 25 aprile, possa aver luogo non solo senza contrasti, ma anche e soprattutto con la più ampia partecipazione di cittadini e delle Autorità istituzionali. Abbiamo chiarito, d’intesa con l’ANPI di Roma, che dalla manifestazione non possono essere esclusi i gruppi e le Associazioni (compresa la Brigata ebraica), che hanno partecipato alla guerra di Liberazione: ché, anzi, ai partigiani ed ai combattenti per la libertà dovrà essere assegnato il posto principale, nella piazza e comunque durante la manifestazione, perché si tratta di coloro a cui dobbiamo la nostra libertà.
Auspico la presenza del Sindaco e dell’Assessore alla memoria, per il loro ruolo istituzionale, che conferirà particolare valore alla manifestazione e sarà ulteriore garanzia di partecipazione e di serenità. Così come auspico la presenza dell’ANED, con la quale, da sempre, condividiamo battaglie, impegni ed iniziative a sostegno della memoria. Auspico, ancora, che gli appartenenti alla Comunità ebraica vogliano partecipare tutti (“ebrei e laici”, come ho letto nel comunicato), perché il 25 aprile è la Festa di tutti e non possiamo, né dobbiamo, temere incidenti che, anzi, si farà di tutto per evitare, con tanto maggior successo quanto maggiore sarà la serenità dell’approccio da parte di tutti.
Non credo si possano escludere bandiere (anche se distinte da quelle di combattenti per la Libertà) perché se la festa è – come deve essere – la festa di tutti, ogni considerazione di tipo politico deve essere messa da parte; la condizione unica ed essenziale è sempre quella del reciproco rispetto (con la sola esclusione, ovvia, delle bandiere fasciste).
Mi auguro che possano essere superate anche le difficoltà relative alla ricorrenza dello shabbat, pur rispettando – come dobbiamo – le tradizioni ed i comportamenti che possono derivarne e sui quali – ovviamente – non possiamo assumere che una posizione di rispetto. Il 25 aprile è prima di tutto una festa, la Festa della Liberazione; e in una occasione del genere, è dovere di tutti mettere da parte ogni sentimento (o risentimento) diverso da quello che è alla base, appunto, di una così importante celebrazione. Un piccolo sforzo collettivo, che chiedo a tutti con la più viva cordialità, consentirà a Roma di festeggiare il 25 aprile, in tutte le manifestazioni che ci saranno nella giornata, nello spirito che deve contraddistinguere un Paese civile.
L’ANPI Nazionale, così come l’ANPI provinciale di Roma, rivolge un sentito appello a tutti, affinché quella che non vogliamo sia soltanto una manifestazione formale e rituale, abbia, invece il carattere della Festa, partecipata e condivisa da tutti coloro che credono nella libertà e nella democrazia.
Con cordiale e fraterno saluto a tutti, nell’auspicio di una grande e bella giornata, di memoria e di gioia,
Carlo Smuraglia, presidente Nazionale dell’ANPI