Vittorio Veneto: "L'Italia sono anch'io"
Il 27 gennaio, alle ore 20,30, in occasione della giornata della memoria, a Vittorio Veneto (Treviso), presso il centro culturale Parco Fenderl in via San Gottardo 91, dibattito su "L'Italia sono anch'io. Dalle parole ai fatti". Se ne discute con ENRICO BOTTER della CGIL TREVISO, del Comitato "L'Italia sono anch'io”.
Con la testimonianze dei partigiani che hanno vuissuto l'emigrazione nel dopoguerra e delle comunità di immigrati della città.
Qualche informazione sul problema.
Si può nascere in Italia ma non essere considerati italiani. Questo succede a chi ha genitori di origine straniera, è nato e cresciuto qui, ma solo compiuti i 18 anni può chiedere la cittadinanza. Se fosse nato in America, sarebbe americano.
L’Italia è un paese che accoglie i bambini stranieri grazie ai ricongiungimenti famigliari, e poi li esclude. Vanno a scuola, hannoamici, si sentono italiani. Ma alla maggiore età sono costretti a un lungo percorso burocratico se vogliono ottenere la cittadinanza.
L’Italia dà lavoro agli stranieri e per lavoro ne consente la regolarizzazione. Anche il lavoratore straniero paga le tasse ma non può scegliere chi deve amministrare la città in cui vive. La Convenzione sulla partecipazione di Strasburgo prevede che possa votare.