Luigi e Silvio Bimbi
Arruolati come ufficiali nell'Aeronautica militare, i due fratelli, nel marzo del 1944, erano entrati insieme nella Resistenza. Inquadrati come partigiani combattenti nell'8a Brigata Garibaldi, operante sull'Appennino tosco-romagnolo, erano entrambi comandanti di squadra. Ai primi di luglio del 1944 erano stati catturati dalle Brigate Nere nel corso di un'azione.
Interrogatili sotto tortura, i fascisti non riuscirono a far uscire dalle loro labbra una sola parola che potesse compromettere la Resistenza. Dopo due settimane di sevizie, Luigi e Silvio Bimbi, legati l'uno all'altro, furono trascinati in una prato alla periferia di Balze di Verghereto e fucilati. Davanti al plotone di esecuzione, Silvio Bimbi, all'ufficiale delle Brigate Nere che gli offriva in extremis salva la vita se avesse tradito i compagni, rispose sdegnosamente: "Tirate diritto".
In ricordo dei fratelli Bimbi, a Siena hanno intitolato una strada; portano il loro nome anche una piazza e una scuola di Badia Tebalda, in provincia di Arezzo.