Rino Ruscello
Giovanissimo combattente della 7a Brigata GAP, prese parte a numerose azioni in provincia di Bologna. Cadde, pochi mesi prima della liberazione del capoluogo emiliano. Durante un massiccio rastrellamento nazifascista, Rino Ruscello si batté valorosamente a Cà Genasia per consentire ai compagni della sua formazione di sganciarsi.
Nel 1968, con decreto del Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat, alla memoria del giovane partigiano è stata conferita la massima onorificenza al valor militare con questa motivazione: "Partigiano di eccezionale audacia e temerarietà, partecipava a numerosi combattimenti mettendo in luce le preclari sue doti di capo e di combattente. Nel corso di una azione di rastrellamento nemico, per permettere al proprio reparto di sganciarsi, rimaneva volontariamente con altro commilitone a contrastare il movimento avversario, resistendo eroicamente in un casolare benché circondato e provocando al nemico dure perdite. Allorché il nemico, visto vano ogni sforzo, incendiava il casolare egli, anziché cadere nelle mani avversarie, preferiva perire tra le fiamme con il compagno, con l'arma in pugno, tramandando così ai giovani con il supremo sacrificio il più luminoso esempio di patriottismo, di coraggio e di amore per la Patria".
A Rino Ruscello è stata intitolata una via di Bologna.