Laura Polizzi
È stata tra le prime donne ad entrare nella Resistenza, tanto che il giorno stesso dell’annuncio dell’armistizio partecipò alla riunione di villa Braga dove con Dante Gorreri e altri antifascisti si decise la costituzione del locale CLN. Poco dopo l’8 settembre 1943 la giovane commessa, conosciuta dalla polizia come comunista, per evitare la cattura si era trasferita in provincia di Reggio Emilia, dove divenne una delle dirigenti dei Gruppi di difesa della donna. Intanto i fascisti avevano deportato tutti i suoi famigliari, compreso il padre che non sarebbe mai tornato dal lager.
Nell’estate del 1944 Laura Polizzi, che aveva assunto il nome di battaglia di “Mirka”, entrò nelle formazioni partigiane di montagna e nel luglio divenne vicecommissaria dei garibaldini del Reggiano.
Dopo aver partecipato ai combattimenti in difesa della “zona libera” attaccata dai repubblichini e dai tedeschi, “Mirka” riprese in pianura la sua attività nei Gruppi di difesa della donna.
Dal febbraio 1945 è stata molto attiva nell’attività clandestina a Milano, dove si era spostata. Tornata a Parma dopo la Liberazione, “Mirka”, che ha sposato l’ex comandante partigiano Pio Montermini, vi ha svolto per anni e anni importanti incarichi nei movimenti democratici.
Ha fatto parte anche della dirigenza nazionale dell’ANPI in qualità di membro del Comitato Nazionale ed è stata responsabile del Coordinamento Femminile dell'ANPI. A “Mirka” si devono molte importanti iniziative, come il Convegno nazionale sulla storia delle donne nella Resistenza che si tenne a Brindisi e la fondazione, presso l’Istituto storico di Parma, dell’<Archivio delle donne>. Nel 1991 ha ricevuto dal Comune di Parma il Premio Sant’Ilario, attestato di civica benemerenza.