Maria Luisa Alessi
Nella Resistenza cuneese la conoscevano come Marialuisa.
Il suo nome completo lo si apprese soltanto il 26 novembre del 1944, quando i fascisti la fucilarono sul piazzale della stazione di Cuneo insieme ai partigiani Pietro Fantone, Ettore Garelli, Rocco Repice e Antonio Tramontano. Maria Luisa Alessi, l'impiegata, era diventata un'antifascista attiva sin dal 1935, quando si era iscritta al Partito comunista. Dall'8 settembre 1943 divenne un'animatrice della Resistenza. Fu staffetta partigiana della 181a Brigata "Morbiducci" operante in Val Varaita, dove assolse a numerose e pericolose missioni. L'8 settembre del 1944, forse per una soffiata, fu catturata dai brigatisti neri della "Lidònnici". Condannata a morte, fu fucilata circa tre mesi dopo.
Nella sua ultima lettera ai familiari, scrisse: "Mi trovo a Cuneo nelle scuole, sto bene e sono tranquilla. Prego solo non fare tante chiacchiere sul mio conto e di allontanare da voi certe donne alle quali io devo la carcerazione. Solo questa sicurezza mi può fare contenta, e sopra tutto rassegnata alla mia sorte. Anche voi non preoccupatevi, io so essere forte. Tante affettuosità"