Il Senato come un trofeo?
Nel pomeriggio di oggi, martedì 13 ottobre, dovrebbe esserci il voto finale sul disegno di legge di “Riforma del Senato”.
E penso che ci sarà senz’altro, perché ormai i numeri ci sono, essendo venuta meno la dissidenza all’interno del PD ed essendoci comunque il benevolo aiuto dei verdiniani. Un altro “trofeo” per il Governo renziano?
Ho già scritto alcune riflessioni nel numero 176 della News, a questo proposito. Mi permetto di aggiungere poche considerazioni:
1) non è finita, perché il Disegno di Legge deve tornare alla Camera e forse subire altre letture, di cui le ultime, a maggioranza assoluta dei componenti. Sarà interessante vedere se ci sarà questa maggioranza, e come risulterà composta;
2) su un punto importante, c’è stato un rinvio ad una Legge ordinaria; vogliamo vederla oppure no?
3) c’è poco da giubilare, comunque, per il “trofeo”. Bisognerebbe farsi venire, piuttosto, un dubbio serio, se non si tratti, non di una modifica ad alcune norme della Carta costituzionale, ma di un vero stravolgimento del modello istituzionale e culturale disegnato dal legislatore costituente. Uno stravolgimento tanto più grave in quanto si unisce ad una legge elettorale anticostituzionale e anti democratica;
4) se qualcuno vuole festeggiare la riduzione di uno spazio di rappresentanza e dunque di democrazia, è libero di farlo, ma forse farebbe bene a meditare su ciò che questo significa in un Paese dotato di una Costituzione profondamente democratica. Per il resto, rinvio alle osservazioni che ho fatto, appunto, nel numero 176 della News e ribadisco che è nostro dovere informare e chiarire ai cittadini il significato ed i contenuti di questa riforma. Lo faremo con costanza e con fermezza e con tutti gli strumenti di cui disponiamo, se non altro perché è proprio al cittadino che, con ogni probabilità, spetterà l’ultima parola.
Carlo Smuraglia, presidente nazionale dell'Anpi
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