Giovanni Toiano
Aveva soltanto diciannove anni quando fu arrestato, con altri compagni, con l'accusa di far parte di un'organizzazione comunista clandestina attiva nel Friuli. Deferito al Tribunale Speciale, Toiano fu condannato - era il 16 ottobre 1934 - a tre anni di reclusione. Quando fu scarcerato, il ragazzo tornò al suo paese e sopravvisse impagliando sedie. Dopo l'armistizio Toiano fu tra gli organizzatori dei gruppi partigiani del mandamento di Cividale del Friuli. Si prodigò in prima persona ad aiutare i militari sbandati a raggiungere le formazioni ed a portare in salvo i prigionieri alleati fuggiti dal campo di concentramento di Premariacco. A Manzano fondò uno dei primi CLN sorti in Italia e organizzò un'efficiente rete informativa, d'intendenza e d'assistenza ai patrioti feriti. Caduto in mano alle SS, il seggiolaio fu rinchiuso per tre mesi nelle carceri di Gorizia. Quando i tedeschi lo sottoposero a tortura perché rivelasse i nomi dei compagni della sua organizzazione, il giovane indicò come tali i gerarchi fascisti della zona. Toiano fu infine deportato, con centinaia di altri patrioti italiani e sloveni, nel lager di Buchenwald, dal quale non fece ritorno.