Leto Morvidi
Giovane socialista, combatté nella Prima guerra mondiale. Nell'immediato dopoguerra insegnò materie economiche e giuridiche negli Istituti tecnici di Sassari e di Arezzo. Nelle due città fu anche segretario delle locali Federazioni socialiste e non esitò a prendere, come avvocato, la difesa di lavoratori antifascisti. Con l'approvazione delle Leggi eccezionali fasciste, Morvidi si dedicò completamente all'insegnamento ad Udine e quindi a Viterbo, dove si era trasferito durante la Seconda guerra mondiale e dove riprese anche la professione forense. Il giurista, dopo la Liberazione, aderì al PCI e nel 1946 fu eletto consigliere comunale a Viterbo. Dal 1951 al 1956, Leto Morvidi è stato anche consigliere e presidente della Provincia di Viterbo. Nel 1963 fu eletto senatore per il PCI e nel 1968, sempre per quel partito, fu deputato al Parlamento. Autore di numerosi testi economici e giuridici, quando pubblicò il suo Elementi di diritto civile fu premiato dall'Accademia dei Lincei.