Otello Boccherini
Sergente del Genio, dopo l'8 settembre 1943 partecipò alla Guerra di liberazione entrando a far parte dello "Squadrone di Ricognizione F", inquadrato nell'VIII Armata britannica. Ferito durante una difficile azione esplorativa oltre le linee tedesche e caduto prigioniero, quantunque sottoposto a tortura si rifiutò di fornire al nemico qualsiasi informazione. I tedeschi lo uccisero a bastonate con il suo comandante, Eldo Capanna, che non aveva voluto abbandonarlo quando era stato colpito. Ad Otello Boccherini è stata intitolata una piazza di Roma.
La decorazione alla memoria gli è stata conferita con questa motivazione: "Sottufficiale paracadutista di alto rendimento, volontario in un reparto arditi da ricognizione, caduto ferito e fatto prigioniero durante una difficilissima azione esplorativa oltre le linee tedesche, rifiutava sdegnosamente di fare rivelazioni relative al suo reparto nonostante le atroci sevizie alle quali veniva sottoposto dai tedeschi, che infine lo trucidarono barbaramente a colpi di bastone. Esempio di eroico stoicismo e di elevato senso del dovere".