Carlo Calzolari
Durante la Seconda guerra mondiale era stato prigioniero dei francesi. Riuscito a fuggire dal campo di concentramento, dopo un mese di cammino, riuscì a raggiungere le Apuane e ad aggregarsi ai partigiani garibaldini della III Brigata "Gino Menconi" che, guidati da Alessandro Brucellaria ("Memo" il suo nome di battaglia) riescono, il 10 novembre del 1944, a prendere la città di Carrara. La liberazione dura sino al 28 febbraio 1945, quando, guidati da un delatore carrarese, i tedeschi riescono a sorprendere i partigiani e a catturare Calzolari, "Memo" e altri patrioti. Con i prigionieri i tedeschi tentano di raggiungere le montagne della Lunigiana, ma ne vengono impediti dalla sollevazione della popolazione che, mobilitata dal CLN apuano, con l'appoggio dei garibaldini li blocca e libera Carrara prima ancora dell'arrivo delle truppe anglo americane. Oggi i resti di Carlo Calzolari riposano nel cimitero di Turigliano, vicino al monumento eretto a ricordo di "Memo" e dei suoi partigiani.