Il CLN milanese, nato sulla base di un Comitato di opposizione attivo fin dall'aprile 1943, è sede locale del Comitato di Liberazione Nazionale creato a Roma il 9 settembre dello stesso anno. Il CLN lombardo riunisce, dall'11 settembre, sotto la presidenza dell'indipendente Alfredo Pizzoni, rappresentanti comunisti, socialisti, azionisti, democristiani e liberali, e assume man mano un ruolo sempre più centrale nell'intero territorio settentrionale, insieme al CLN piemontese (la cui costituzione risale, quale Fronte antifascista, al 1942). Il CLN Piemonte, tuttavia, risente dell'atteggiamento attendista del suo comando militare e finisce con l'avvicinarsi a quello lombardo al quale, alla fine del gennaio 1944, viene conferito, dal CLN centrale, il ruolo di «governo straordinario del Nord» e il compito di «promuovere e dirigere la partecipazione popolare alla lotta di liberazione in un clima di unità delle forze antifasciste» (F. Sessi, Comitato di liberazione nazionale, Comitato centrale di liberazione nazionale, in E. Collotti, R. Sandri, F. Sessi, Dizionario della Resistenza, Torino, Einaudi, 2006, p. 416). Il CLN di Milano diviene così Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI) che, fino alla Liberazione, coordina e dirige la lotta armata e si impegna in una forte attività legislativa, in contrapposizione a quella della Repubblica Sociale Italiana. Il CLNAI, infatti, «produce atti […] di ordinaria amministrazione, direttamente collegati alle esigenze della lotta armata e alla necessità di contrastare le disposizioni della Repubblica sociale; tra i suoi documenti più importanti, quello del 14 giugno 1944, che dà il via alla battaglia estiva […] e il decreto del 9 agosto 1944, in “difesa degli stabilimenti e delle fabbriche”» (ibidem). Inoltre, il CLNAI dispone la costituzione delle Corti d'Assise straordinarie e delle Commissioni di giustizia, che si occuperanno delle pratiche di epurazione.
L'opera politica e legislativa del CLNAI è affiancata da quella militare del Corpo Volontari della Libertà (CVL). Insieme, i due organi danno vita all'insurrezione nazionale della primavera del 1945, che porta alla Liberazione.