Antonio Origo
Marchese toscano, dopo aver sposato l'angloamericana Iris Cutting, aveva eletto la sua residenza in una villa del XV secolo in Val d'Orcia, al centro di una tenuta di 1.400 ettari. Origo e la moglie si erano impegnati per anni nell'opera di recupero della valle, tanto che il marchese era stato nominato presidente del locale consorzio. Durante la seconda guerra mondiale, quando i nazifascisti avevano ancora il controllo della Toscana, gli Origo divennero attivi collaboratori della Resistenza. Nella tenuta "La Foce" accolsero e assistettero famiglie e bambini sfollati dalle città bombardate, soldati sbandati, prigionieri in fuga e partigiani. Antonio Origo, nel giugno del 1944, fu nominato rappresentante della DC nel CLN di Chianciano e fu naturale che nel luglio successivo, dopo la liberazione di Siena, diventasse il primo sindaco di quel Comune della Val d'Orcia. Nell'immediato dopoguerra Iris Cutting pubblicò, negli Stati Uniti e in Inghilterra, un suo Diario del periodo 30 gennaio 1943 - 5 luglio 1944. Dal diario della Cutting (pubblicato successivamente in italiano, con prefazione di Piero Calamandrei), nel 1995 Nino Criscenti ha realizzato, per la RAI, un film documento dal titolo Guerra in Val d'Orcia. A venticinque anni dalla morte di Origo, mancato nella villa della tenuta "La Foce", è stato pubblicato il libro Con parole nostre. Iris e Antonio Origo per la mezzadria senese.