Nello Marignoli
Nello Marignoli, figlio di un benzinaio e gommista, è arruolato nella Regia Marina militare il 26 gennaio 1942 e nel maggio dell’anno successivo inviato come radiotelegrafista sul fronte greco-albanese a bordo del dragamine “Rovigno”, col quale compie cinque missioni. Attraccati al porto di Valona è lui, l’8 settembre, a captare sulle onde corte di Radio Cairo la notizia dell’armistizio che, in un primo momento, i suoi superiori credono solo frutto della propaganda nemica.
Il giorno 12 i militari tedeschi salgono sulla nave per reclutare quelli che intendono combattere per il Terzo Reich: uno solo accetta, tutti gli altri marinai sono presi prigionieri. Nello viene internato in Bosnia, a Dubrovnik, Zitomislic e Citluk, dove sopravvive a stento e lavora come vulcanizzatore di pneumatici. Grazie a uno stratagemma e con l’appoggio di infiltrati dell’Esercito popolare di Liberazione della Jugoslavia, riesce a fuggire nell’agosto ’44 ed entra nella Resistenza, dove trova migliaia di alpini della Taurinense e diviene radiotelegrafista nella X Brigata Herzegovaska con la quale prende parte a varie battaglie sui fronti di Dubrovnik, Mostar e Sarajevo. Raggiunge Trieste a maggio del 1945 e a piedi e in autostop torna nella Capitale, da dove rientra a Viterbo col trenino della Roma nord.
Per meriti di guerra, Marignoli ottiene il grado di Maresciallo, la Medaglia di Bronzo al Valor Militare, una Croce di Guerra e la qualifica di Partigiano combattente all’estero, oltre alla Spomen Medalju commemorativa ricevuta da Josip Broz Tito. Nel dopoguerra segue le orme paterne continuando l’attività di gommista e dedicando il suo impegno civile all’ANPI per tutta la vita: nel 2011 è eletto Presidente onorario del Comitato Provinciale della sua città.
L’Associazione ha raccolto e divulgato l’esperienza resistenziale di Nello Marignoli in moltissime forme: un volume di memorie, una docu-intervista, due spettacoli teatrali, una mostra audiografica, la monografia Morale della favola - Raccontare la Resistenza oggi (2009). La sua testimonianza è stata inserita nel volume "Io sono l’ultimo - Lettere di partigiani italiani" (a cura di Stefano Faure, Andrea Liparoto e Giacomo Papi, Einaudi, Torino 2012).
Con Nello se n’è andato l’ultimo combattente partigiano viterbese.