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In cerca della terra di nessuno

Milena Jesenská, Castelvecchi (2014), pag.89, Euro 12,00.

Il nome di Milena Jesenská è spesso legato a quello di Franz Kafka, con cui ebbe una intensa relazione, quasi esclusivamente epistolare. Traduttrice, giornalista, attivista politica, la Jesenská è stata una figura intellettuale a tutto tondo nella Boemia degli anni Venti e Trenta del Novecento, fino alla sua tragica morte nel campo di concentramento di sole donne a Ravensbrück, nel 1944.

La scala della morte

di Grazia Di Veroli, Marlin Editore, 2013, pp.120, euro 13,00

È la storia di Mario Limentani, deportato a Mauthausen. Catturato nelle vie di Roma nella seconda metà del dicembre 1943, mentre la resistenza romana è attiva contro l’occupante tedesco, Limentani è portato in questura ed è riconosciuto come ebreo. Inizia da lì il suo calvario. A differenza degli altri ebrei rastrellati, dopo la razzia del 16 ottobre 1943, avrà come prima e unica destinazione il lager di Mauthausen e i suoi sottocampi, dove rimase prigioniero per quasi un anno e mezzo.

Nel nome del figlio. La famiglia Puecher

di Giuseppe Deiana, Mursia Ed., 2013, pp.528, euro 24,00

Tra il dicembre del 1943 e l’aprile del 1945 si consuma la tragica storia dei Puecher, una famiglia della borghesia milanese distrutta dalla guerra, tra Resistenza e deportazione: il giovane Giancarlo, ventenne, cattolico, idealista, partigiano subito dopo l’8 settembre, fucilato dai fascisti alla fine del 1943; il padre Giorgio, notaio, arrestato, deportato e morto di stenti a Mauthasen, in nome della passione civile per cui era stato ucciso suo figlio.

Il bambino. Varsavia 1943

Fuga impossibile dall'orrore nazista.

Dan Porat, Rizzoli, 2013, pp.317, euro 15,00

“Esco nella strada che brucia! Intorno a me, tutto è in fiamme. Il ghetto è un mare di fuoco. È spaventoso. Nessuno sa dove scappare. Il muro del ghetto è completamente circondato, nessuno può entrare o andar via. I vestiti ci bruciano addosso. Il fumo ci soffoca. Molti, quasi tutti, invocano Dio...”.

La Shoah dei bambini

La persecuzione dell'infanzia ebraica in Italia (1938-1945).

Bruno Maida, Einaudi, 2013, pp.VI-346, euro 29,00

La storia della persecuzione antiebraica attuata dal fascismo tra il 1938 e il 1945 è nota, ma raramente ci si è soffermati a riflettere su cosa abbiano significato quei tragici anni per i bambini italiani. Soprattutto per quelli ebrei, allontanati da scuola, testimoni impotenti della progressiva emarginazione sociale e lavorativa dei genitori, quando non della distruzione e dell’eliminazione fisica della propria famiglia.

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