Ugo Rapiti
Stanze della Memoria
Le Stanze della Memoria ripercorrono la storia senese del ventesimo secolo. La densa narrazione è scandita, stanza per stanza, per mezzo di gigantografie, manifesti, documenti. La visita è guidata da un commento sonoro, nel quale la voce di uno speaker fornisce le coordinate storiche necessarie, completate da schegge di fonti orali e brani di musica del tempo. Su un monitor è possibile consultare una banca dati essenziale, con foto, documenti, giornali, brevi didascalie e una linea cronologica di riferimento.
Museo e Centro di Documentazione della Deportazione e Resistenza
Scopo del Museo è quello di promuovere la conoscenza dei "luoghi di memoria" dell'età contemporanea e la ricerca dei processi storici che videro la nascita e l'affermarsi in Europa del fascismo e del nazismo. La Fondazione si propone inoltre di approfondire la conoscenza della storia locale, sia per quanto riguarda l'opposizione al fascismo e la lotta di liberazione, che per le vicende della deportazione nella provincia di Prato. Raccoglie, conserva e valorizza le testimonianze sulla deportazione e sul movimento popolare di Resistenza al nazifascismo.
Il Museo di Sant'Anna di Stazzema
Ricavato sulla vecchia struttura delle scuole elementari del paese, venne inaugurato nell'autunno del 1982, dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini. Il 19 settembre 1991, grazie alla Legge Regionale n.39/91, venne trasformato nell'attuale Museo Storico della Resistenza in Toscana.
Lo spazio museale è immaginato come l'articolarsi di un percorso aperto, con elementi di corrispondenza e punti di visuale che evidenziano il rapporto spaziale tra le esposizioni interne ed il paesaggio circostante, dove gli eventi descritti di verificarono.
Il Museo della Resistenza di Fosdinovo
Il Museo Audiovisivo della Resistenza di Massa Carrara e La Spezia è stato inaugurato il 3 giugno 2000 alla presenza dell'ex ministro alla Pubblica istruzione Tullio De Mauro e delle autorità locali. Il Museo ha sede alle Prade, località di Fosdinovo (MS) sulle montagne delle Alpi Apuane, fra Liguria e Toscana. L'edificio che lo ospita fu edificato dagli stessi partigiani della zona con l'aiuto di moltissimi volontari, e donato successivamente al Comune di Sarzana che lo ha adoperato dal 1948 fino agli anni '70 come colonia montana estiva.