Le teorie, hitleriane e naziste, relative all'est europeo, considerato naturale "spazio vitale" per l'espansione tedesca, sono ben riassunte in un discorso che il führer tiene ai vertici delle sue forze armate nell'aprile 1942, che qui si riporta in estratto:
"Per dominare i popoli che abbiamo sottomesso ad est del Reich, dovremo? [...] privarli [...] di qualsiasi organizzazione di Stato e mantenerli così a un livello culturale il più basso possibile. Bisogna partire dal concetto che questi popoli non hanno altro dovere che di servirci sul piano economico. Il nostro sforzo deve quindi consistere nel trarre dai territori che essi occupano tutto quanto se ne può trarre. [...] Tutto quanto i russi, gli ucraini, i kirghisi potessero imparare a scuola (non foss'altro che a leggere e a scrivere) finirebbe per volgersi contro di noi. Un cervello illuminato da alcune nozioni di storia giungerebbe a concepire alcune idee politiche, e questo non andrebbe mai a nostro vantaggio. Meglio installare un altoparlante in ogni villaggio: dare alcune notizie alla popolazione e soprattutto distrarla?. A che servirebbe darle la possibilità di acquisire cognizioni nel campo della politica, dell'economia? La radio non dovrà impicciarsi di offrire ai popoli sottomessi conversazioni sul loro passato storico. No, musica e ancora musica! La musica leggera provoca l'euforia del lavoro. Forniamo a quella gente l'occasione di ballare molto e ce ne sarà riconoscente. [...] Circa l'igiene delle popolazioni sottomesse, è perfettamente inutile farle beneficiare delle nostre cognizioni. il risultato principale di una tale iniziativa sarebbe un aumento enorme del numero degli abitanti [...] In tali territori la vaccinazione obbligatoria dovrà praticarsi solo ai tedeschi.Metteremo medici solo nelle colonie tedesche, e unicamente per curare i tedeschi". (Adolf Hitler, Conversazioni segrete. Ordinate e annotate da Martin Bormann, Napoli, Richter, 1954).