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Ultime lettere dalla Resistenza

Dietrich Bonhoeffer e i suoi familiari nella lotta contro Hitler.

a cura di Eberhard e Renate Bethge, Claudiana Editrice, 2001, pp. 212

“Dietrich Bonhoeffer Testimone di Cristo tra i suoi fratelli”: è scolpito per la storia su una lapide, nella chiesa del villaggio di Flossemburg.
Bonhoeffer era un teologo luterano antinazista, impiccato dalla Gestapo, il 9 aprile 1945. Suo padre era medico (psichiatra e neurologo); la madre, Paula von Hase, figlia di un cappellano delle corte dell’imperatore e nipote di un noto storico della Chiesa, Karl von Hase. In questo ambiente dell’alta borghesia, nacque Dietrich a Breslavia il 4 febbraio 1906.

Sandro Pertini: sei condanne, due evasioni

a cura di Vico Faggi, Mondadori-Oscar, 1978, pp.350

Dall’analisi dei documenti riportati in queste pagine (sentenze dei tribunali, rapporti delle questure, anonime “soffiate” degli informatori dell’OVRA, la polizia segreta del fascismo) emergono le vicende di un uomo e quelle di una classe politica. È la vita, nella clandestinità e nell’esilio, in carcere e al confino, di una minoranza, composta di giovani che si sollevarono contro il fascismo, proprio nel momento del suo “fulgore”.

Questa lotta vi riguarda

di Albert Camus, Bompiani, 2010, pp.630, euro 19,50

Dal 21 agosto 1944 al 3 giugno 1947, Albert Camus (1913-1960, premio Nobel per la Letteratura nel 1957) è capo redattore ed editorialista di “Combat”, quotidiano nato in clandestinità come organo di stampa della Resistenza francese. Questo volume raccoglie tutti i suoi 165 articoli – firmati, di riconosciuta autenticità o comunque a lui attribuibili – con presentazione e commento.

Intervista a Primo Levi, ex deportato

di Anna Bravo-Federico Cereja, Einaudi, 2011, pp.XXVI-96, euro 10,00

“Nel campo avevo un quaderno, non più di venti righe. Avevo troppa paura, il fatto stesso di scrivere era sospetto. Non erano appunti, era la voglia di tenere appunti, tanto sapevo che non avrei potuto conservare nulla. Se non nella memoria”.

“Testimone del vissuto”: così si presenta Primo Levi, in questa intervista del 1983 (tradotta in molti paesi tra cui Francia, Grecia e Argentina). In un dialogo con gli Autori, Levi racconta il retromondo dei gesti quotidiani ad Auschwitz, i volti e le storie dei personaggi dei suoi libri.

Non giuro a Hitler

di Francesco Comina, San Paolo, 2000, pp.116, euro 9,30

Nel panorama della resistenza storica al nazismo, spicca la storia di Josef Mayr-Nusser, nato a Bolzano il 27 dicembre 1910, conosciuto con il diminutivo di “Pepi”. Rimasto orfano di padre, dopo aver frequentato l’Istituto Tecnico Commerciale, lavora come impiegato, prima presso la ditta “Eccel” e, in seguito, presso la “Ammonn”. A 20 anni è chiamato al servizio militare italiano, in Piemonte e poi in Sardegna.
Animatore dell’associazionismo cattolico bolzanino, nel maggio del 1942 sposa Hildegard Scraub; il 1° agosto del 1943 nasce il figlio Albert.

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