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La tradizione del Risorgimento

di Leone Ginzburg, Castelvecchi Ed., 2014, pp.59, euro 9,00

Un libro in ricordo di Leone Ginzburg, letterato ed esponente di spicco dell’antifascismo italiano e della Resistenza, a settant’anni dalla sua scomparsa, il 5 febbraio 1944, avvenuta in una cella del carcere romano di Regina Coeli, nel ramo controllato dai tedeschi, per le torture subite. Era stato arrestato il 20 novembre del 1943.

Manlio Gelsomini. Campione partigiano

di Valerio Piccioni, Ed. Gruppo Abele, 2014, pp.174, euro 14,00

In queste pagine, il giornalista Valerio Piccioni ha ricostruito la drammatica storia di un medico, campione di atletica (si allenava tutti i giorni alla Farnesina, a Roma, e correva i cento metri in undici secondi netti) che decise con coraggio di aderire alla Resistenza, finendo torturato in via Tasso e ucciso nelle Fosse Ardeatine. Si chiamava Manlio Gelsomini. Era nato a Roma il 9 novembre 1907.

Giovanni Amendola

di Alfredo Capone, Salerno, 2013, pp.440, euro 24,00

Attraverso una precisa ricostruzione della vita e della filosofia di Giovanni Amendola, Alfredo Capone indaga il suo pensiero politico, basato sulla democrazia liberale moderna, fondata sul superamento del principio individualistico del liberalismo classico e su una concezione della religione, come cristianesimo filosofico e aconfessionale.

La democrazia politica di Amendola trova le sue origini nel radicalismo risorgimentale, nel cui solco colloca il riformismo del Partito socialista, al quale aderì adolescente.

Un ideale per cui sono pronto a morire

di Nelson Mandela, Garzanti, 2013, pp.96, euro 10,00

Nell’ottobre del 1963, Nelson Mandela è accusato di alto tradimento e terrorismo dalla Corte di giustizia sudafricana. La colpa è di essersi battuto contro il regime dell’apartheid del paese. Ma nel corso del duro processo, Mandela sfida i suoi accusatori e la pena di morte, con il discorso che dà il titolo a questo libro, dichiarandosi pronto a morire, pur di continuare la sua battaglia per la pace e l’uguaglianza.

Quando si pensava in grande

Tracce di un secolo. Colloqui con venti testimoni del Novecento.

di Rossana Rossanda, Einaudi, 2013, pp. 241, euro 17,50

Sono qui raccolte “le voci del secolo breve”, registrate dall’Autrice nelle interviste che ha realizzato nel tempo. Venti “voci” che vanno da Lukàcs, Aragon, Sartre, Mendès France a Trentin, De Rita e Cofferati e che conducono alla domanda, sottolineata da Rossanda nella prefazione-saggio: “Perché uno straordinario tessuto di grandi idee è stato così combattuto e sconfitto?”.

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