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Il massacro

di Luca Baldissara-Paolo Pezzino, Ed. il Mulino, 2009, pp.628, euro 33,00

Questo libro è uno dei più completi e documentati sul massacro nei pressi di Monte Sole, tra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944, noto come “strage di Marzabotto”, compiuto dalle truppe tedesche. Costò la vita a quasi ottocento persone, uccise in diverse località del territorio.Un volume tanto minuzioso nella ricostruzione storica e nella ricollocazione dei documenti, oltre che nella contestualizzazione degli eventi bellici di quel periodo, quanto drammatico nelle emozioni che riesce a trasmettere, grazie anche alla sola lettura delle testimonianze.

I 45 giorni che sconvolsero l’Italia

di Gaetano Afeltra, Rizzoli, 1993, pp. 320

Pagine di storia e di divulgazione che si leggono d’un fiato per lo stile brillante con il quale sono state scritte da un testimone d’eccezione: Gaetano Afeltra. In un elzeviro (“Corriere della Sera”,19 giugno 1993) Carlo Bo ha scritto che Afeltra ci ha dato un libro che “per i meno vecchi o per i più giovani può diventare un prezioso manuale di storia civile”.

Indignez vous!

di Stéphane Hessel, Indigène éditions, 2010, pp.32, euro 3,00

Con più di 500mila copie e dieci edizioni in due mesi, questo pamphlet è il best-seller di fine 2010, in Francia.
Il regalo di Natale più gettonato dai francesi non è solo un “caso” di classifica delle vendite:  è un autentico fenomeno che sconfina nel sociale.
Scrive Hessel: “Il motivo di base della Resistenza era l’indignazione. Noi, veterani dei movimenti di Resistenza, chiamiamo le nuove generazioni a fare vivere e trasmettere l’eredità della Resistenza e dei suoi ideali. Noi diciamo loro: raccogliete il testimone, indignatevi!”.

Gli internati militari italiani in Germania. 1943-1945

di Gabriele Hammermann, Il Mulino, 2004, pp.573, euro 28,00

Nel settembre 1943, con il rovesciamento delle alleanze, i militari italiani si ritrovarono avversari degli ex alleati tedeschi. Salvo pochi che accettarono di affiancarsi ai nazisti e confluire nelle file dell’esercito della repubblica di Salò, più di 600mila soldati italiani furono deportati in Germania e poterono rientrare in patria solo dopo la fine della guerra.

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