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Questa lotta vi riguarda

di Albert Camus, Bompiani, 2010, pp.630, euro 19,50

Dal 21 agosto 1944 al 3 giugno 1947, Albert Camus (1913-1960, premio Nobel per la Letteratura nel 1957) è capo redattore ed editorialista di “Combat”, quotidiano nato in clandestinità come organo di stampa della Resistenza francese. Questo volume raccoglie tutti i suoi 165 articoli – firmati, di riconosciuta autenticità o comunque a lui attribuibili – con presentazione e commento.

Dalla parte giusta

di Stéphane Hessel, Rizzoli, 2011, pp.256, euro 15,00

I diritti di tutti, la lotta alla povertà e all’emarginazione: queste le grandi battaglie politiche del Novecento raccontate da chi le ha combattute tutte. Dalla parte giusta.

Chi è Stéphane Hessel, l’uomo che a 93 anni ha scosso la coscienza civile dei francesi, e il cui spirito comincia a infiammare Italia, Germania e molti paesi europei? 

Mafia a Milano, 60 anni di affari e delitti

di Mario Portanova, Giampiero Rossi, Franco Stefanoni. Introduzione di Nando dalla Chiesa, Melampo Editore, pp. 496, euro 18,50

La mafia non esiste, dicono i governanti padani, come i loro colleghi del sud nel secolo scorso. Con poche eccezioni, anche le associazioni imprenditoriali e professionali non la vedono. Chi nega, chi minimizza, chi ostenta stupore di fronte alle indagini che svelano densi intrecci tra criminalità, mondo degli affari e amministratori pubblici. Eppure a Milano e in Lombardia la mafia c’è, ben radicata da oltre mezzo secolo: i pionieri della ’ndrangheta e di Cosa nostra arrivarono negli anni Cinquanta; seguirono gli uomini della camorra e della Sacra corona unita.

Da Spalato a Wietzendorf. 1943-1945

Storie degli internati militari italiani.

Enzo De Bernart, Mursia, 1973, pp.190

L’Autore, classe 1914, giornalista, fu richiamato alle armi nel 1940 con il grado di sottotenente di fanteria; dopo pochi mesi sul fronte greco-albanese fu rimpatriato per malattia, nel 1942, inviato a Spalato a dirigere un giornale per i soldati. In licenza a Roma il 25 luglio 1943, ritornò a Spalato subito dopo la caduta del fascismo e seguì dal comando della divisione “Bergamo” le tragiche vicende delle truppe italiane ivi dislocate, dopo l’8 settembre.

Intervista a Primo Levi, ex deportato

di Anna Bravo-Federico Cereja, Einaudi, 2011, pp.XXVI-96, euro 10,00

“Nel campo avevo un quaderno, non più di venti righe. Avevo troppa paura, il fatto stesso di scrivere era sospetto. Non erano appunti, era la voglia di tenere appunti, tanto sapevo che non avrei potuto conservare nulla. Se non nella memoria”.

“Testimone del vissuto”: così si presenta Primo Levi, in questa intervista del 1983 (tradotta in molti paesi tra cui Francia, Grecia e Argentina). In un dialogo con gli Autori, Levi racconta il retromondo dei gesti quotidiani ad Auschwitz, i volti e le storie dei personaggi dei suoi libri.

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