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Le stragi della vergogna

Aprile 1944. I processi ai crimini nazifascisti in Italia.

di Andrea Speranzoni, Editori Internazionali Riuniti (collana Segreti di Stato), 2014, pp. 269, euro 13,35

Fin quando la paura generata dalle stragi nazifasciste e la segretezza hanno avuto la meglio sulla verità giudiziaria, l'oblio si è imposto alla pubblica opinione. Dal momento in cui 695 fascicoli di indagine sulle stragi del '44 sono stati dissotterrati, lo sguardo della Giustizia si è disvelato.

La tradizione del Risorgimento

di Leone Ginzburg, Castelvecchi Ed., 2014, pp.59, euro 9,00

Un libro in ricordo di Leone Ginzburg, letterato ed esponente di spicco dell’antifascismo italiano e della Resistenza, a settant’anni dalla sua scomparsa, il 5 febbraio 1944, avvenuta in una cella del carcere romano di Regina Coeli, nel ramo controllato dai tedeschi, per le torture subite. Era stato arrestato il 20 novembre del 1943.

Capaci di intendere e di volere

di Marco Rossi, Zero in Condotta, 2014, pp.92, euro 10.00.

“…i martiri sono venerati: dei matti si ride – ed un uomo ridicolo non è mai pericoloso”, così scriveva il criminologo Cesare Lombroso nel suo ‘Gli anarchici. Psicopatologia d’un ideale politico’, ed è da intuizioni come questa che fin dall’età liberale i manicomi sono stati sempre più utilizzati come carceri ‘speciali’, fino ad arrivare ai numeri del regime fascista: circa un migliaio di internati per motivi politici, o meglio, di bio-politica.

Dalla Maiella alle Alpi

Guerra e Resistenza in Abruzzo.

di Costantino Felice, Donzelli Ed., 2014, pp.XVI-466, euro 32,00

In Abruzzo, la linea Gustav ristagna dall’ottobre 1943 al giugno successivo, seminando ovunque morte e distruzione. La popolazione – entro un quadro geografico e storico peculiare – è stata coinvolta in evacuazioni di massa, bombardamenti, stragi, scontri all’arma bianca, fino alla “terra bruciata”.
Di questo scacchiere bellico, nella pubblica opinione – e anche nella letteratura corrente – è ricordata soprattutto la “battaglia di Cassino”, facendone risaltare il versante tirrenico, dal lato strettamente militare, come pure da quello resistenziale.

Manlio Gelsomini. Campione partigiano

di Valerio Piccioni, Ed. Gruppo Abele, 2014, pp.174, euro 14,00

In queste pagine, il giornalista Valerio Piccioni ha ricostruito la drammatica storia di un medico, campione di atletica (si allenava tutti i giorni alla Farnesina, a Roma, e correva i cento metri in undici secondi netti) che decise con coraggio di aderire alla Resistenza, finendo torturato in via Tasso e ucciso nelle Fosse Ardeatine. Si chiamava Manlio Gelsomini. Era nato a Roma il 9 novembre 1907.

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