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Ultime lettere di condannati a morte e di deportati della Resistenza

a cura di Mimmo Franzinelli, Mondadori, 2005, pp.380, euro 18,50

 Questo libro è una fonte autentica per conoscere il profondo degli animi dei combattenti della Resistenza, attraverso i messaggi indirizzati ai familiari nell’imminenza dell’esecuzione o durante il penoso trasferimento verso i campi di sterminio del Reich. Franzinelli ha raccolto le lettere – ciascuna preceduta da una scheda biografica e da una fotografia – di cento partigiani trucidati dai fascisti o dai tedeschi e di quaranta tra oppositori politici ed ebrei deportati.

Ribellarsi è giusto

di Massimo Ottolenghi, Chiarelettere, 2011, pp.121, euro 12,00

"Occorre completare quello che nella rinascita della Liberazione purtroppo è rimasto incompiuto. Non si tratta di mere preoccupazioni giuridiche o tecniche. È in gioco la qualità umana del vostro futuro". (Dall’Appello, pubblicato in apertura del libro)

Una voce alta e forte, quella di Ottolenghi lanciata attraverso un intero secolo. È il grido di un avvocato, classe 1915, ebreo torinese, partigiano assieme ai padri della Costituzione. 

Guerra partigiana

di Dante Livio Biancom, Einaudi, 2006, pp.LVI-152, euro 9,80

“È il diario di Livio – scrive Nuto Revelli nell’Introduzione – che diventa storia, il documento conclusivo di un’epoca grandiosa e irripetibile, l’atto di fede di un uomo che non vuole arrendersi. Scritto nei giorni compresi tra la smobilitazione e l’inizio della restaurazione, scritto concitatamente, di getto, risente del clima del momento: alcuni temi sono appena accennati, e non poche polemiche risultano sfumate, prudenti, quasi nascoste tra le righe.

Il nonno racconta ai nipoti

Ricordi di una guerra tanto grande quanto assurda.

Giuseppe Valenzi, Gruppo Editoriale L'Espresso, 2010, pp.546, euro 27,00

Sono le memorie di guerra di un sergente radiotelegrafista della Divisione Parma, durante l’invasione dell’Albania e della Grecia da parte delle forze dell’Asse.
Un diario scritto dall’Autore (all’età di 78 anni) a partire dall’estate 1993, quando il nipote gli regalò un quaderno a righe grandi, chiedendogli di riportare in ordine cronologico tutto quanto gli era accaduto in guerra. Una testimonianza diretta di chi è riuscito a salvarsi e ha potuto raccontare quello che ha passato al fronte e quello che ha trovato al rientro in Italia.






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