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Libere sempre

Una ragazza della Resistenza a una ragazza d'oggi.

Marisa Ombra, Einaudi, 2012, pp.83, euro 10,00

L’ultranovantenne Stèphane Hessel, partigiano in clandestinità durante l’occupazione nazista della Francia, nel settembre del 2011 ha pubblicato “Impegnatevi!”, pamphlet in forma di conversazione, nel quale ha esortato i giovani a costruire un futuro migliore. La conversazione terminava col tema della “trasmissione intergenerazionale”.

Io sono l’ultimo

a cura di Stefano Faure, Andrea Liparoto, Giacomo Papi, Einaudi, 2012, pp.331, euro 18,00

 

“Eravamo in varie formazioni sistemati sulle colline, io stesso avevo mandato dei compagni sulle parti alte come il Bricco Lu e da lì vedevamo bene la Val Cioccaro con la strada che la percorre. Erano arrivati altri gruppi partigiani a rinforzare le nostre posizioni… In paese e nelle frazioni la gente ha potuto vedere coloro che erano venuti con l’intenzione di fare rastrellamenti e fucilazioni, come avevano già fatto, andarsene battuti, con le armi scariche.

Operazione Jedburgh

La missione segreta che salvò la Resistenza francese.

Colin Beavan, Mondadori, 2008, pp.432, euro 22,00

Nel 1943, a meno di un anno dal previsto sbarco in Normandia, i capi delle attività di spionaggio alleate, che conducevano la “guerra ombra”, individuarono nei loro piani una falla: la Gestapo stava arrestando, uno dopo l’altro, gli agenti inseriti nelle reti segrete della Resistenza francese, il cui ruolo sarebbe stato decisivo nel garantire il successo dell’attacco. L’intera strategia era in pericolo. Nacque così l’idea dell’operazione Jedburgh, una rischiosa azione top secret.

Pippo vola sulla città

Ricordi e testimonianze di bambini e ragazzi milanesi tra fascismo, guerra e Resistenza.

Antonio Quatela, Mursia, 2012, pp.194, euro 14,00

Tra il giugno del 1940 e l’aprile del 1945, Milano fu pesantemente colpita dai bombardamenti aerei e tutti i cittadini impararono a riconoscere “Pippo”, l’aereo che sganciava bombe quasi ogni notte.

Ma, nelle vie devastate dalle macerie, continuarono a giocare i bambini, che invadevano strade e prati di periferia per una partita a pallone o per fare il bagno in qualche tratto dei Navigli. Cresciuti come figli della lupa o balilla, avevano imparato a “credere, obbedire, combattere”, tra inni, alzabandiera ed esercitazioni ginniche.

Senza sapere da che parte stanno

Ricordi dell'infanzia e "Diario" di Roma in guerra (1943-44).

Padre Libero Raganella, Bulzoni Editore, 2003, pp.366, euro 21,00

Tra i diari scritti tra il 1943 e il 1944, su Roma occupata dai nazisti, spicca questo di padre Libero Raganella, nato il 7 maggio 1914 nel popolare quartiere di San Lorenzo, dove poi ha trascorso gran parte della vita, in qualità di sacerdote ed educatore presso la parrocchia dell’Immacolata e San Giovanni Berchmans e l’annessa Opera Pio X, dei padri Giuseppini del Murialdo.

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