20 gennaio
Le truppe di Graziani, sul fronte somalo, raggiungono Neghelli.
20-23 gennaio
Prima battaglia del Tembien.
15 febbraio
Si conclude la battaglia dell'Amba Aradam.
28 febbraio
Il gruppo G.L. di Torino, processato dal tribunale speciale, subisce pesanti condanne. Conquista dell'Amba Alagi.
7 marzo
L'esercito di Hitler invade la Renania, smilitarizzata dopo il trattato di Versailles.
16 marzo
Il regio decreto legge n. 392 rende obbligatorio il conferimento del grano agli ammassi.
23 marzo
Discorso di Mussolini che annuncia l'avvio della politica "autarchica": nelle ambizioni del regime, il paese, che risente delle sanzioni introdotte dalla Società delle Nazioni a causa dell'attacco italiano all'Etiopia, deve divenire economicamente auto-sufficiente.
25 marzo
Mussolini propone all'ambasciatore francese Chambrun l'appoggio fascista nella controversia renana, a patto che la Francia si dichiari disposta a togliere le sanzioni all'Italia.
1 aprile
Mussolini comunica a Hitler il fermo proposito dell'Italia di astenersi da qualsiasi azione contro la Germania nazista.
3 aprile
Il governo italiano dà formali assicurazioni a quello inglese che verranno rispettati gli interessi britannici in Etiopia.
9 aprile
Per iniziativa francese, viene respinto dalla Società delle Nazioni il tentativo di condannare i metodi usati dai fascisti nel conflitto etiopico (gas asfissianti, pallottole dum-dum).
15 aprile
Occupazione di Dessié.
3 maggio
L'esercito abissino è in rotta. Il Negus abbandona l'Etiopia.
5 maggio
Badoglio entra in Addis Abeba. Adunate "oceaniche" in piazza Venezia a Roma e in tutta Italia: Mussolini annuncia che "l'Etiopia è italiana".
7 maggio
Il re conferisce a Mussolini la Gran croce dell'Ordine militare di Savoia.
9 maggio
Vittorio Emanuele III assume il titolo di Imperatore di Etiopia. Mussolini pronuncia dal balcone di Palazzo Venezia il "discorso dell'Impero" che, sostiene, "dopo quindici secoli” riappare “sui colli fatali di Roma". Badoglio viene nominato viceré d'Etiopia.
12 maggio
Durante un'allocuzione, il papa consacra la vittoria coloniale fascista, definendola "preludio della vera pace europea e mondiale".
28 maggio
In un'intervista al “Daily Telegraph”, Mussolini si esprime a favore di un riavvicinamento italo-inglese.
9 giugno
Galeazzo Ciano viene nominato ministro degli Esteri.
11 giugno
Badoglio torna in Italia e riprende il posto di capo di stato maggiore generale. Graziani subentra nella carica di viceré di Etiopia e scatena una feroce operazione di controguerriglia nei confronti dei patrioti abissini.
17 giugno
L'Inghilterra, seguita dalla Francia, decide di proporre a Ginevra l'abolizione delle sanzioni economiche contro l'Italia. Nello stesso tempo la Società delle Nazioni respinge le richieste di aiuto della resistenza etiopica.
In Germania, Heinrich Himmler, già Reichsführer delle SS, è nominato capo della polizia.
30 giugno
A Ginevra il Negus parla all'Assemblea delle nazioni, per perorare la causa del suo popolo. I rappresentanti della stampa fascista lo dileggiano volgarmente.
4 luglio
L'assemblea ginevrina vota la fine delle sanzioni contro l'Italia.
8 luglio
La flotta inglese si ritira dal Mediterraneo.
17 luglio
Le truppe spagnole di stanza in Marocco, alla guida del generale Francisco Franco, si ammutinano compiendo un colpo di stato contro il governo repubblicano. È l'inizio della guerra civile spagnola.
18 luglio
Aerei italiani, concessi da Mussolini al generale ribelle Francisco Franco, proteggono il trasporto degli insorti franchisti dal Marocco in Spagna. Anche la Germania presta il suo aiuto.
25 luglio
La Germania riconosce formalmente l'Etiopia italiana.
27 agosto
In un discorso tenuto a Potenza, Mussolini lancia la “battaglia demografica”: l'aumento della popolazione è, per il regime, base della potenza della nazione e dell'impero.
29 luglio
Due aerei militari italiani diretti al quartier generale di Franco sono costretti a un atterraggio forzato nel Marocco francese: viene così smascherato l'appoggio fascista alle milizie franchiste. Da quel momento Mussolini decide di intervenire nel conflitto spagnolo in misura massiccia: in pochi mesi saranno inviati 40.000 uomini.
1 agosto
Il governo francese di Léon Blum propone alle potenze europee un accordo per il "non intervento" in Spagna.
26 agosto
Aspri combattimenti fra truppe coloniali e guerriglieri abissini intorno ad Addis Abeba. Il viceré Graziani ordina durissime rappresaglie.
29 settembre
Si costituiscono le Brigate Internazionali, che combatteranno al fianco dell'esercito repubblicano spagnolo contro le truppe franchiste.
21 ottobre
Viaggio del ministro degli Esteri Ciano in Germania.
24 ottobre
Colloquio Ciano-Hitler: il führer parla di Mussolini come “il primo uomo di stato del mondo”. Si pongono le basi per l'intesa che prenderà il nome di “Asse Roma-Berlino”.
1 novembre
Mussolini parla a Milano, usando per la prima volta l'espressione "Asse Roma-Berlino".
18 novembre
L'Italia fascista riconosce ufficialmente il governo di Franco.
25 novembre
Germania e Giappone siglano il Patto anti-Comintern, alleanza politica contro l'Unione Sovietica.
28 novembre
Il governo fascista sottoscrive un "accordo segreto" con Franco per assicurargli la piena solidarietà economica e militare dell'Italia.
30 novembre
La Camera tributa a Mussolini il titolo di "Fondatore dell'Impero". Scattano in tutta Italia (Terni, Milano, Torino, Genova, Venezia, ecc.) numerosi arresti di antifascisti che organizzano la raccolta di aiuti e la partenza di volontari in difesa della Repubblica spagnola.
1 dicembre
In Germania, la Hitlerjugend diventa l'unica organizzazione statale della gioventù.
31 dicembre
Bilancio di attività del Tribunale speciale durante l'anno: 254 antifascisti condannati complessivamente a 1.557 anni di reclusione.