Bibliografia di Resistenza e Fascismo
Le mille patrie
Uomini, fatti, paesi d'Italia, Carlo Levi, Donzelli (2015), pag.X-286, Euro 24,00.
Scritti in gran parte fra il 1945 e i primi anni Sessanta del secolo scorso, e pubblicati su giornali e riviste italiani e stranieri, questi articoli di Carlo Levi ci conducono in un Paese che si appresta a vivere un profondo cambiamento, da Nord a Sud.
Ne ammazza più la penna
di Pier Luigi Vercesi, Sellerio, 2014, pp.382, euro 18,00
Storie di giornali e di giornalisti, dai grandi ai meno noti, ognuno con l’esatta cifra della propria personalità.
Come quella di Silvio Pellico che, allo Spielberg, realizzò un reportage che sarebbe entrato nella storia. Oggi – osserva Vercesi – gli verrebbe attribuito il Premio Pulitzer. “Le mie prigioni” è la classica inchiesta sul campo, dentro la notizia.
Storia d’Italia. Crisi di regime e crisi di sistema: 1861-2013
di Massimo L.Salvadori, Il Mulino, 2013, pp.237, euro 16,00
Per capire la crisi di sistema che sta vivendo il nostro paese, occorre andare indietro nel tempo, fino alle origini, ai nodi irrisolti dell’intera vicenda storica nazionale.
Democrazia senza partiti
di Adriano Olivetti, Edizioni di Comunità, 2013, pp.80, euro 6,00
“Questo scritto è una difesa appassionata di una dignità che la politica non può abbandonare, e che trova il suo alimento in grandi idealità, in passioni profonde, in opportunità concrete perché la persona riesca a esprimersi pienamente come cittadino”.
Non c’è libertà senza legalità
di Piero Calamandrei, editore Laterza, 2013, pp.72, euro 12,00
“La legalità è condizione di libertà. Senza certezza del diritto non può sussistere libertà politica”. Di fronte allo “spaventoso caos di un mondo in rovina”, nell’inverno tra il 1943 e il 1944, Piero Calamandrei comprese come ogni speranza di “duratura rinascita” non poteva non fare affidamento sul ripristino del principio di legalità a “metodo di governo”.
La battaglia di Roma
Claudio Fracassi, Mursia, 2013, pp.544, euro 18,00
Nella Roma “città aperta”, occupata dai tedeschi, dopo l’8 settembre 1943, vivono giovani, ragazzi e ragazze, che animano la ribellione per “rendere la vita impossibile all’occupante”. Molti di loro avranno ruoli di primo piano nelle vicende politiche e culturali del nostro Paese, nel dopoguerra. Questo libro racconta le scelte e i contrasti all’interno dei protagonisti in campo: dai Comandi nazisti, all’esercito alleato sbarcato ad Anzio, ai partiti antifascisti.
Il rivoluzionario
Valerio Varesi, Ed Frassinelli, 2011, pp. 468, euro 18,50
Con “Il rivoluzionario” (Frassinelli, 2013) Varesi riprende il percorso di autore impegnato ad interrogare le coscienze individuali e collettive. In questo caso lo fa proseguendo idealmente la storia avviata con “La sentenza” (Frassinelli, 2011), il precedente romanzo che attraversava la Resistenza e si concludeva con la Liberazione.
Libere sempre
Marisa Ombra, Einaudi, 2012, pp.83, euro 10,00
L’ultranovantenne Stèphane Hessel, partigiano in clandestinità durante l’occupazione nazista della Francia, nel settembre del 2011 ha pubblicato “Impegnatevi!”, pamphlet in forma di conversazione, nel quale ha esortato i giovani a costruire un futuro migliore. La conversazione terminava col tema della “trasmissione intergenerazionale”.
Orazione civile per la Resistenza
di Daniele Biacchessi, Ed. Promo Music, 2012, pp. 267, euro 14,00
“Orazione civile per la Resistenza” (Promo Music - Corvino Meda Editore) di Daniele Biacchessi propone un agile percorso nella memoria di un’illustre porzione di tempo del Paese, che ha tolto molto ai suoi abitanti - con una violenza e uno stravolgimento rozzo della sostanza della politica inauditi, il fascismo - e che allo stesso tempo ha fatto emergere uno straordinario cuore civile e una volontà decisa e decisiva di “risorgimento” incomparabili.
L’insurrezione legale
Edmondo Montali, Ediesse, 2011, pp. 360, euro 18,00
Il libro ripercorre la successione degli eventi e delle manifestazioni di piazza che, nell’estate del 1960, costrinsero alle dimissioni il governo Tambroni (sostenuto con i voti determinanti del Movimento Sociale Italiano).
Questa ricostruzione storica è affidata a un saggio di Fabrizio Loreto che analizza la crisi politica italiana del 1960 ed esamina il ruolo dei diversi “attori” (politici e sociali) in campo, offrendo una interpretazione sulla base, soprattutto, delle acquisizioni storiografiche più recenti e di una vasta documentazione.