Bibliografia di Resistenza e Fascismo
La mia ombra a Dachau
a cura di Dorothea Heisera, Mursia, 1997, pp.185.
“L’inferno di Dachau/l’ho conosciuto nel sole./Un campo, baracche allineate,/muro di recinzione, un fossato,/filo spinato percorso dalla morte.”
Da Spalato a Wietzendorf. 1943-1945
Enzo De Bernart, Mursia, 1973, pp.190
L’Autore, classe 1914, giornalista, fu richiamato alle armi nel 1940 con il grado di sottotenente di fanteria; dopo pochi mesi sul fronte greco-albanese fu rimpatriato per malattia, nel 1942, inviato a Spalato a dirigere un giornale per i soldati. In licenza a Roma il 25 luglio 1943, ritornò a Spalato subito dopo la caduta del fascismo e seguì dal comando della divisione “Bergamo” le tragiche vicende delle truppe italiane ivi dislocate, dopo l’8 settembre.
Intervista a Primo Levi, ex deportato
di Anna Bravo-Federico Cereja, Einaudi, 2011, pp.XXVI-96, euro 10,00
“Nel campo avevo un quaderno, non più di venti righe. Avevo troppa paura, il fatto stesso di scrivere era sospetto. Non erano appunti, era la voglia di tenere appunti, tanto sapevo che non avrei potuto conservare nulla. Se non nella memoria”.
“Testimone del vissuto”: così si presenta Primo Levi, in questa intervista del 1983 (tradotta in molti paesi tra cui Francia, Grecia e Argentina). In un dialogo con gli Autori, Levi racconta il retromondo dei gesti quotidiani ad Auschwitz, i volti e le storie dei personaggi dei suoi libri.
Gli ebrei sotto la persecuzione in Italia. Diari e lettere 1938-1945
di Mario Avagliano e Marco Palmieri, introduzione di Michele Sarfatti, Einaudi, 2011, pp. 390, euro 15,00
Gli ebrei sotto la persecuzione in Italia. Diari e lettere 1938-1945. La persecuzione degli ebrei in Italia, dalle leggi razziali del 1938 al ritorno dei pochi sopravvissuti dai campi di sterminio tra il 1945 e il 1946, raccontata per la prima volta attraverso la viva voce delle vittime, “registrata” giorno per giorno in centinaia di lettere e diari per lo più inediti dell’epoca.
Ondina Peteani
di Anna Di Gianantonio e Gianni Peteani, Mursia, 2011, pp.274, euro 17,00
Questo libro-biografia della prima staffetta partigiana d’Italia, deportata ad Auschwitz (n.81672), è stato presentato dall’Editore in occasione del “Giorno della Memoria”, il 27 gennaio 2011.
Il bambino di Varsavia. Storia di una fotografia
di Frederic Rosseau, LaTerza, 2011, pp. 201, euro 18,00
“Chi non ha visto lo sguardo terrorizzato di quel bambino minacciato da un soldato tedesco durante la Seconda Guerra mondiale? Libri e manuali di storia, riviste, documentari televisivi, siti Internet: forse l’immagine non è mai stata tanto presente quanto oggi”. L’istantanea che ritrae il piccolo ebreo del ghetto di Varsavia con le mani in alto fa così parte della memoria collettiva che ha trasformato, nel corso del tempo, il protagonista in una icona della Shoah che erra nel campo della memoria occidentale da più di sessant’anni.
L’alba ci colse come un tradimento
Liliana Picciotto, Mondadori editore, 2010, pp. 294, euro 20,00
Primo Levi, in “Se questo è un uomo”, racconta l’ultima notte nel campo di Fossoli, prima della partenza del treno per Auschwitz: “L’alba ci colse come un tradimento… I vagoni erano dodici e noi seicentocinquanta…in viaggio verso il nulla, in viaggio all’ingiù, verso il fondo”.
“L’alba ci colse come un tradimento” è anche il titolo di questa documentata ricerca di Liliana Picciotto, studiosa della persecuzione ebraica.
Storia della Shoah in Italia
A cura di Marcello Flores, Simon Levis Sullam, Marie-Anne Matard-Bonucci, Enzo Traverso. Utet (2010), pag.1275 (complessive per i due volumi)
Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte e oscurate: anche le nostre”. (Primo Levi)
Un’opera per approfondire e per fare luce sull’Olocausto nel nostro Paese.
Il primo volume analizza le radici dell’antisemitismo italiano, la svolta del fascismo del 1938, il periodo buio delle deportazioni fino alla fine della guerra. Il secondo prende le mosse dalla fine del conflitto, ponendo la Shoah al centro della visione del passato.
Gli internati militari italiani in Germania. 1943-1945
di Gabriele Hammermann, Il Mulino, 2004, pp.573, euro 28,00
Nel settembre 1943, con il rovesciamento delle alleanze, i militari italiani si ritrovarono avversari degli ex alleati tedeschi. Salvo pochi che accettarono di affiancarsi ai nazisti e confluire nelle file dell’esercito della repubblica di Salò, più di 600mila soldati italiani furono deportati in Germania e poterono rientrare in patria solo dopo la fine della guerra.
Resistenza a oltranza
di Luciano Zani, Mondadori Università, 2009, pp. 208, euro 16,00