Bibliografia di Resistenza e Fascismo
Ultime lettere di condannati a morte e di deportati della Resistenza
a cura di Mimmo Franzinelli, Mondadori, 2005, pp.380, euro 18,50
Questo libro è una fonte autentica per conoscere il profondo degli animi dei combattenti della Resistenza, attraverso i messaggi indirizzati ai familiari nell’imminenza dell’esecuzione o durante il penoso trasferimento verso i campi di sterminio del Reich. Franzinelli ha raccolto le lettere – ciascuna preceduta da una scheda biografica e da una fotografia – di cento partigiani trucidati dai fascisti o dai tedeschi e di quaranta tra oppositori politici ed ebrei deportati.
Ribellarsi è giusto
di Massimo Ottolenghi, Chiarelettere, 2011, pp.121, euro 12,00
"Occorre completare quello che nella rinascita della Liberazione purtroppo è rimasto incompiuto. Non si tratta di mere preoccupazioni giuridiche o tecniche. È in gioco la qualità umana del vostro futuro". (Dall’Appello, pubblicato in apertura del libro)
Una voce alta e forte, quella di Ottolenghi lanciata attraverso un intero secolo. È il grido di un avvocato, classe 1915, ebreo torinese, partigiano assieme ai padri della Costituzione.
L’Agnese va a morire
di Renata Viganò
Un libro scritto per “non dimenticare che cosa è stata la Resistenza” (la prima edizione di questo classico è del 1949). Un documento di una straordinaria umanità dove la donna, non meno dell’uomo combattente, impressiona per la sua moralità e la sua generosa audacia. Ha scritto Sebastiano Vassalli: “Si ha la sensazione, leggendo, che le Valli di Comacchio, la Romagna, la guerra lontana degli eserciti a poco a poco si riempiano della presenza sempre più grande, titanica di questa donna.
Generazione ribelle
a cura di Mario Avagliano e introduzione di Alessandro Portelli, Einaudi, 2006, pp. 455, euro 24,00
La Resistenza si riprende la parola. E lo fa attraverso la memoria scritta, priva di filtri agiografici e strumentalizzazioni di parte, di quella "generazione ribelle" che tra il 1943 e il 1945 restituì all'Italia la dignità perduta nel ventennio fascista e ristabilì, sia pur per poco tempo, il legame ideale con il Risorgimento.
Non Mollare
a cura di Gaetano Salvemini, Ernesto Rossi, Piero Calamandrei, La Nuova Italia, 1955, pp.117
A trent’anni dal primo numero è stata qui ripubblicata, in tavole fototipiche, la serie dei numeri di “Non Mollare”, il primo foglio clandestino di lotta contro il Fascismo, uscito in Firenze dal gennaio al luglio 1925, per opera di un gruppo di antifascisti raccolti attorno a Carlo e Nello Rosselli, a Gaetano Salvemini e a Ernesto Rossi.
Guerra partigiana
di Dante Livio Biancom, Einaudi, 2006, pp.LVI-152, euro 9,80
“È il diario di Livio – scrive Nuto Revelli nell’Introduzione – che diventa storia, il documento conclusivo di un’epoca grandiosa e irripetibile, l’atto di fede di un uomo che non vuole arrendersi. Scritto nei giorni compresi tra la smobilitazione e l’inizio della restaurazione, scritto concitatamente, di getto, risente del clima del momento: alcuni temi sono appena accennati, e non poche polemiche risultano sfumate, prudenti, quasi nascoste tra le righe.
Racconti della Resistenza
a cura di Gabriele Pedullà, Einaudi, 2006, pp.338, euro 12,00
Per Italo Calvino il libro letterario più rappresentativo della Resistenza “non potrebbe essere altro che un’antologia”.
Le campagne italiane e la Resistenza
a cura dell'Istituto Alcide Cervi, Grafis, 1995, pp.270
Nella “guerra di Liberazione” non c’è stata soltanto la lotta armata, ma anche la vicenda dei militari internati nei Lager per il rifiuto a combattere con i tedeschi e con i fascisti, e inoltre la “resistenza civile” della popolazione nel dramma di quei tempi. In questa particolare concezione di Resistenza, i contadini sono stati parte importante, per avere messo in atto forme antiche di solidarietà della comunità, accompagnate da nuove strategie di protezione, necessarie per la situazione di emergenza creatasi nell’Italia occupata.
Ondina Peteani
di Anna Di Gianantonio e Gianni Peteani, Mursia, 2011, pp.274, euro 17,00
Questo libro-biografia della prima staffetta partigiana d’Italia, deportata ad Auschwitz (n.81672), è stato presentato dall’Editore in occasione del “Giorno della Memoria”, il 27 gennaio 2011.
Storia della Brigata «Maiella» 1943-1945
di Nicola Troilo, Mursia Ed., 2011, pp.344, euro 18,00
Nell’autunno del 1943 il comandante in capo delle forze tedesche in Italia, maresciallo Kesselring, nel tentativo di ostacolare l’8a armata britannica del generale Montgomery sul Sangro, adottò – nella parte montuosa della provincia di Chieti – la tecnica della «terra bruciata», distruggendo oltre venti paesi e abbandonandosi a eccidi e stragi di civili inermi.