Bibliografia di Resistenza e Fascismo
Il Giusto che inventò il morbo di K
di Pietro Borromeo, Fermento, 2007, pp.61, euro 4,90
Secondo un proverbio talmudico “Chi salva una vita, è come se avesse salvato il mondo intero”, perché esso sussiste soltanto per merito delle azioni dei Giusti (uomini e donne) che vivono in mezzo a noi, tra le nazioni del mondo. In queste pagine c’è la storia del prof. Giovanni Borromeo (1898-1961), medico, dal mondo ebraico riconosciuto “Giusto” fra le Nazioni, il 2 marzo 2005.
Storia della mia morte
Lauro de Bosis, Mancosu, 2002, pp.125, euro 10,33
Cinquant’anni orsono, la sera del 3 ottobre 1931, Lauro de Bosis, giovane generoso, con grande coraggio, compiva un’impresa che si sarebbe conclusa tragicamente, come lui stesso aveva presagito. Con la sola forza dell’ideale e della fede nella libertà, lanciava la sua sfida alla tirannide fascista, realizzando il suo audace volo propagandistico per risvegliare le coscienze degli italiani al culto di quei valori per i quali si erano immolate intere generazioni di patrioti.
La costituente: storia di Teresa Mattei
Patrizia Pacini, Edizioni Altraeconomia, 2011, pp. 222, euro 16,00
“La cosa più importante della nostra vita è aver scelto la nostra parte”: in queste parole si riassume la storia “partigiana” di Teresa Mattei, a Firenze (nome di battaglia Chicchi), eletta all’Assemblea Costituente con il PCI a soli 25 anni, “madre” della nostra Costituzione e ideatrice della mimosa, simbolo dell’8 marzo (Festa della Donna).
Poesia civile e politica dell’Italia del Novecento
a cura di Erneso Galli della Loggia, Bur, 2011, pp. 396, euro 16,00
Da Pascoli a D’Annunzio, da Marinetti a Palazzeschi, da Ungaretti a Montale e a Saba; ma anche Pavese, Sereni, Penna, Pasolini, Raboni. Tutti i nomi più importanti della poesia italiana del Novecento, letti attraverso quei testi che hanno saputo cogliere, registrare, raccontare lo spirito di un secolo.
I fratelli Rosselli
a cura di Alessandro Giacone e ÉricVial, Carocci, 2011, pp.255, euro 25,00
Realizzato a cura di Alessandro Giacone, dell’Università Stendhal di Grenoble, e di ÉricVial, dell’Università di Cergy-Pontoise, "I fratelli Rosselli" propone nuovi punti vista nel contesto di quel «cantiere della ricerca» che gli storici hanno realizzato intorno alla complessa vicenda dei due antifascisti.
Il partigiano Johnny
di Beppe Fenoglio, Einaudi, 1968, pp.376
È stato scritto che Fenoglio, con la Resistenza, ha raccontato la storia di una generazione. Quella che si può vedere ritratta in queste pagine: il giovane studente cresciuto nel mito della letteratura inglese che, dopo l’8 settembre, decide di rompere con la propria vita e di andare in collina a combattere con i partigiani. Una storia come tante altre, ma che Fenoglio riesce a rendere profonda, al di là dei gesti, delle passioni e delle avventure.
Quando cessarono gli spari
Giovanni Pesce, Feltrinelli, 2009, pp.244, euro 8,00
In queste pagine, Giovanni Pesce ha raccolto le testimonianze dei suoi compagni di lotta (Cadorna, Greppi, Curiel, Bonfantini, Sereni, Pertini, Basso), dei comandanti delle varie brigate partigiane, di giovani, donne, intellettuali, operai ma, soprattutto, è riuscito a ricordare ora per ora quanto fece e visse in prima persona.
Roma alla macchia
a cura di Mario Avagliano, Avagliano Editore, 1997, pp.173
Questo libro raccoglie gli interventi di storici, di partigiani, di ex combattenti e di giornalisti al convegno su “La Resistenza romana e partigiano Tevere”, tenutosi a Roma il 19 dicembre 1996, per iniziativa dell’Associazione Nazionale Miriam Novitch, in occasione del centenario della nascita del generale dell’Aeronautica Sabato Martelli Castaldi, medaglia d’oro della Resistenza.
…ma, fu solo per un attimo
di Franco Bella, Edizioni Joker, Novi Ligure, 2011, pp.490, euro 25,00
Franco Barella (Lupo), classe 1925, partigiano combattente, ha qui raccolto, in più di vent’anni, le testimonianze di un gruppo di protagonisti della guerra di Liberazione (1943-1945): dall’ufficiale pilota al ferroviere, alla staffetta, all’operaia tessile; dall’ufficiale medico, allo studente.
Tanti i nomi in codice: da Fannj a Pucci, a Dinamite, a Billi; da Ciclista a Falco, a Zambo, a Morgan, a Zeta. La maggiore parte di essi è stata insignita della Croce di Guerra; alcuni partigiani hanno ricevuto anche la Medaglia d’Argento o quella di Bronzo al Valor Militare.
Sandro Pertini: sei condanne, due evasioni
a cura di Vico Faggi, Mondadori-Oscar, 1978, pp.350
Dall’analisi dei documenti riportati in queste pagine (sentenze dei tribunali, rapporti delle questure, anonime “soffiate” degli informatori dell’OVRA, la polizia segreta del fascismo) emergono le vicende di un uomo e quelle di una classe politica. È la vita, nella clandestinità e nell’esilio, in carcere e al confino, di una minoranza, composta di giovani che si sollevarono contro il fascismo, proprio nel momento del suo “fulgore”.