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Bibliografia di Resistenza e Fascismo

Bibliografia di Resistenza e Fascismo

Soldati

Le forze armate italiane dall'armistizio alla Liberazione.

Carlo Vallauri, UTET, 2003, pp.492, euro 24,50

Da Roma a Piombino, da Fiume alle isole greche: ai primi di dicembre del 1943, soldati, marinai, avieri, carabinieri e guardia di finanza tornano a combattere. Una originale e documentata ricostruzione di una pagina a lungo rimossa della storia della liberazione nazionale.
Vallauri, per la realizzazione di questo saggio, ha svolto lunghe ricerche, consultando documenti, archivi nazionali e internazionali e raccogliendo testimonianze inedite. Ha riscritto, così, la complessa e in parte trascurata storia italiana, dal 1943 al 1945, dal punto di vista delle forze armate.

Italia 1943-1945

di Massimo Rendina, Newton Compton, 1995, pp.97

Un pamphlet su uno dei periodi più tormentati della nostra storia. Tra il 1943 e il 1945, infatti, si alternano nelle vicende italiane le pagine di eroismo con altre “buie”, oggi poco conosciute, specialmente tra le giovani generazioni. L’Autore, rivolgendosi soprattutto a loro, fornisce un quadro preciso di questo periodo, sia alla luce dei documenti messi a disposizione da vari archivi, sia tenendo conto delle differenti valutazioni storiografiche.

Partigiani della montagna/ Una repubblica partigiana

di Giorgio Bocca

"Partigiani della montagna", Feltrinelli, 2004, pp.179, euro 12,00
"Una repubblica partigiana", Il Saggiatore, 2005, po.139, euro 12,00

I due libri qui proposti sono le ristampe di resoconti memorialistici di Giorgio Bocca sui “partigiani della montagna” e sulla repubblica dell’Ossola (settembre-ottobre 1944).
“Partigiani della montagna” è stato pubblicato per la prima volta nell’ottobre del 1945. Portava in copertina il sottotitolo “Vita delle divisioni Giustizia e Libertà del Cuneese”. Mentre “Una repubblica partigiana” è stata editata nel 1964.

Ali contro Mussolini

I raid aerei antifascisti degli anni Trenta.

Franco Fucci, Mursia, 1978, pp .263

Questo libro “ritrovato” racconta le storie poco conosciute – fra il luglio 1930 e l’ottobre 1931 – di tre personaggi legati dal filo di una volontà di lotta espressa con il “mezzo” che il regime fascista meno si aspettava: l’aeroplano. I loro nomi: Giovanni Bassanesi, Giordano Viezzoli e Lauro De Bosis. Non si conoscevano. Ognuno di loro agì di propria iniziativa.

Gli anni di Bulow/ Quelli di Bulow

"Gli anni di Bulow", di Cesare De Simone, Mursia 1996, pp.356
"Quelli di Bulow. Cronache della 28a Brigata Garibaldi", di Guido Nozzoli, Editori Riuniti, 2005, pp.263

“Tè tat’é da ciamé Bulow” (Tu ti devi chiamare Bulow). Quello che diventerà uno dei più leggendari nomi di battaglia della Resistenza fu “affibbiato” ad Arrigo Boldrini da un barbiere di Ravenna che si chiamava Michele Pascoli (autodidatta e studioso di storia napoleonica), vecchio antifascista che entrò anche lui nelle file partigiane e finì fucilato dai fascisti.

Il coraggio del NO

di Ugoberto Alfassio Grimaldi, Editrice Amministrazione Provinciale di Pavia, 1981, pp. 414

Nella bibliografia della storia della Resistenza in Italia, c’è una serie di libri pubblicati nel tempo a livello locale, a cura di Comuni e Amministrazioni provinciali, per ricordare figure e fatti legati al territorio. Libri che sono testimonianze dirette per una ricostruzione possibilmente completa e unitaria della storia della guerra di Liberazione nel nostro Paese. Così, alla riscoperta del “libro dimenticato”, vale la pena cominciare da questa raccolta sugli accadimenti e i personaggi della Resistenza nella provincia di Pavia.

La Brigata Rosselli

Divisione partigiana "Vicenza".

a cura di Benito Gramola, Gino Rossato Editore, 1997, pp.166

Alla riscoperta del “libro dimenticato”, c’è da ricordare queste pagine sulla “Brigata Rosselli”. Nella prefazione, il prof. Ettore Gallo, presidente emerito della Corte Costituzionale, scrive che la “Rosselli” merita una trattazione particolare dopo quella della Divisione “Vicenza” dove fu inquadrata, perché singolare e drammatica fu l’occasione storica del suo nascere in uno dei settori più tormentati dello schieramento armato della Resistenza veneta.

Don Antonio Vellutini

Un prete con i cattolici nell'Antifascismo e nella Resistenza livornese.

Lorenzo Bientinesi., Benvenuti e Cavaciocchi-Livorno, 2006, pp.183

Realizzato dalla Provincia di Livorno, il libro ripercorre il tormentato cammino nel territorio livornese del mondo cattolico tra Antifascismo e Resistenza. In questo contesto si inserisce la figura e il ruolo di don Antonio Vellutini con il salvataggio dei ragazzi dell’orfanatrofio  di Livorno, avviati alla deportazione. Un attacco aereo, però, fermò il treno che li trasportava alla stazione di Vada. I ragazzi riuscirono a fuggire e a salvarsi per opera di don Vellutini e delle famiglie locali che li accolsero e li nascosero.

La bicicletta nella Resistenza

di Franco Giannantoni e Ibio Paolucci, Edizioni Arterigere, 2010, pp.254, euro 12,00

Durante i seicento giorni della Resistenza in Italia, la bicicletta fu il mezzo più importante per trasportare documenti/stampa clandestina/rapporti e ordini tra le brigate e per coordinare scioperi e agitazioni. In questo libro di storie partigiane, gli Autori hanno raccolto toccanti testimonianze di protagonisti. Alessandro Vaia, combattente nella guerra di Spagna, comandante partigiano nelle Marche e, alla vigilia della Liberazione, membro del Comitato Insurrezionale di Milano, ricorda come, verso la fine del marzo 1945, si scatenarono i grandi scioperi nel triangolo industriale.