Bibliografia di Resistenza e Fascismo
I 45 giorni che sconvolsero l’Italia
di Gaetano Afeltra, Rizzoli, 1993, pp. 320
Pagine di storia e di divulgazione che si leggono d’un fiato per lo stile brillante con il quale sono state scritte da un testimone d’eccezione: Gaetano Afeltra. In un elzeviro (“Corriere della Sera”,19 giugno 1993) Carlo Bo ha scritto che Afeltra ci ha dato un libro che “per i meno vecchi o per i più giovani può diventare un prezioso manuale di storia civile”.
Lipari 1929. Fuga dal confino
di Luca Di Vito e Michele Gialdroni, Laterza, 2012, pp. 381, euro 18,00
Dal “Popolo d’Italia” dell’8 settembre 1929: “Nella notte dal 27 al 28 luglio sono evasi da Lipari i confinati ex deputato Emilio Lussu, prof. Carlo Rosselli e Francesco Fausto Nitti”.
Era una notte senza luna quella del 27 luglio 1929; alle 21,30 un motoscafo si avvicina alla costa di Lipari. Con i motori spenti, l’imbarcazione è ancora immersa nell’oscurità quando tre ombre, che hanno eluso la sorveglianza della milizia fascista e dei Carabinieri, la raggiungono a nuoto. E il motoscafo riparte.
Indignez vous!
di Stéphane Hessel, Indigène éditions, 2010, pp.32, euro 3,00
Con più di 500mila copie e dieci edizioni in due mesi, questo pamphlet è il best-seller di fine 2010, in Francia.
Il regalo di Natale più gettonato dai francesi non è solo un “caso” di classifica delle vendite: è un autentico fenomeno che sconfina nel sociale.
Scrive Hessel: “Il motivo di base della Resistenza era l’indignazione. Noi, veterani dei movimenti di Resistenza, chiamiamo le nuove generazioni a fare vivere e trasmettere l’eredità della Resistenza e dei suoi ideali. Noi diciamo loro: raccogliete il testimone, indignatevi!”.
Pane nero
di Miriam Mafai, Ediesse, 2008, pp.304, euro 15,00
È questa la storia delle donne vissute negli anni del “pane nero”, anni che le videro balzare a ruolo di capofamiglia e di “uniche vincitrici” della guerra perduta.
I disobbedienti della 9a armata
di Viscardo Azzi, Mursia, 2010, pp.338, euro 20,00
Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, sul fronte Albanese, due divisioni di Fanteria (la “Perugia” e la “Firenze”) si rifiutarono di obbedire all’ordine di consegnare le armi ai tedeschi e di darsi prigionieri.
Non giuro a Hitler
di Francesco Comina, San Paolo, 2000, pp.116, euro 9,30
Nel panorama della resistenza storica al nazismo, spicca la storia di Josef Mayr-Nusser, nato a Bolzano il 27 dicembre 1910, conosciuto con il diminutivo di “Pepi”. Rimasto orfano di padre, dopo aver frequentato l’Istituto Tecnico Commerciale, lavora come impiegato, prima presso la ditta “Eccel” e, in seguito, presso la “Ammonn”. A 20 anni è chiamato al servizio militare italiano, in Piemonte e poi in Sardegna.
Animatore dell’associazionismo cattolico bolzanino, nel maggio del 1942 sposa Hildegard Scraub; il 1° agosto del 1943 nasce il figlio Albert.
Gli internati militari italiani in Germania. 1943-1945
di Gabriele Hammermann, Il Mulino, 2004, pp.573, euro 28,00
Nel settembre 1943, con il rovesciamento delle alleanze, i militari italiani si ritrovarono avversari degli ex alleati tedeschi. Salvo pochi che accettarono di affiancarsi ai nazisti e confluire nelle file dell’esercito della repubblica di Salò, più di 600mila soldati italiani furono deportati in Germania e poterono rientrare in patria solo dopo la fine della guerra.
Fratelli Coltelli
Giorgio Bocca, Feltrinelli, 2010, pp.336, euro 19,00
Un’antologia di reportage dal 1943 a oggi. Questo l’incipit del libro: “Dei miei novant’anni, quasi settanta li ho passati a scrivere le cronache del mio paese. Cominciando con i giornali della guerra partigiana e della caduta del regime fascista. In casa ho una stanza dove conservo gli articoli e i libri, che a metterli in fila si fa il giro del mondo. Posso dire che conosco il paese in cui sono nato e vissuto? Sì e no. Le sue virtù continuano a stupirmi come i suoi difetti”.
Diplomazia clandestina
di Emilio Lussu, Baldini & Castoldi, 2010, pp.128, euro 15,00
Durante la lotta al fascismo, ci fu una “resistenza prima della Resistenza”. Fu una battaglia quotidiana, fatta non di azioni militari ma di strategia e programmazione politica. Una “diplomazia clandestina” con la quale gli antifascisti italiani cercarono di ricollocare nel panorama delle potenze occidentali il proprio Paese, in previsione della caduta del regime. A questa missione diplomatica, gli esuli italiani scelsero Emilio Lussu, uomo carismatico, eroe della prima guerra mondiale e protagonista di una avventurosa fuga dal confino di Lipari.
Noi Donne
1944-1945
Raccolta dei numeri della rivista
Tra tante storie “riscoperte” di giornali e riviste del passato, questa ristampa del periodico “Noi Donne” del 1944/’45, con una documentata presentazione di Marisa Rodano, merita attenzione.