Bibliografia di Resistenza e Fascismo
Ultimo scritto - Carlo Capece
Luigi Borgomaneri. Franco Angeli (1995), pag.490
Di Dario Venegoni
Carlo Capece era nato a Turbigo (MI) il 30 ottobre 1909, ed è morto a Milano il 10 agosto 1977. Sua moglie, Silvia Codognotto, (che era nata a San Donà di Piave, in provincia di Venezia, il 17 novembre 1913) è deceduta a Milano il 29 maggio 2001. Per 24 anni ha custodito le carte del marito, senza fare parola con nessuno del documento autografo di Benito Mussolini (che forse addirittura non sapeva di avere in casa).
Radio Londra. 1939-1945
di Maura Piccialuti Caprioli, Laterza, 1979, pp. 268
Durante la seconda guerra mondiale la propaganda ebbe come medium principale la radio. Nella memoria di molti italiani i ricordi del tempo di guerra sono legati a un segnale acustico, quattro colpi di percussione un po’ sordi: era il “signature tune” di “Radio Londra”.
I cappellani militari italiani nella Resistenza all’Estero
di Mimmo Franzinelli, Ministero della difesa - Gabinetto del Ministro - Commissione Resistenza militari italiani all'estero, 1993, pp. 211
È il primo volume di una serie di nove monografie sui risultati degli studi condotti dalla Commissione per lo studio della Resistenza dei Militari italiani all’estero (COREMITE), che ha esaminato il contributo del clero castrense alla Resistenza antifascista, nell’assistenza spirituale prestata ai reparti impegnati dopo l’8 settembre 1943 contro le formazioni dell’Asse e nella guerra partigiana.
L’alba ci colse come un tradimento
Liliana Picciotto, Mondadori editore, 2010, pp. 294, euro 20,00
Primo Levi, in “Se questo è un uomo”, racconta l’ultima notte nel campo di Fossoli, prima della partenza del treno per Auschwitz: “L’alba ci colse come un tradimento… I vagoni erano dodici e noi seicentocinquanta…in viaggio verso il nulla, in viaggio all’ingiù, verso il fondo”.
“L’alba ci colse come un tradimento” è anche il titolo di questa documentata ricerca di Liliana Picciotto, studiosa della persecuzione ebraica.
Storia della Shoah in Italia
A cura di Marcello Flores, Simon Levis Sullam, Marie-Anne Matard-Bonucci, Enzo Traverso. Utet (2010), pag.1275 (complessive per i due volumi)
Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte e oscurate: anche le nostre”. (Primo Levi)
Un’opera per approfondire e per fare luce sull’Olocausto nel nostro Paese.
Il primo volume analizza le radici dell’antisemitismo italiano, la svolta del fascismo del 1938, il periodo buio delle deportazioni fino alla fine della guerra. Il secondo prende le mosse dalla fine del conflitto, ponendo la Shoah al centro della visione del passato.
Due inverni, un’estate e la rossa primavera
Borgomaneri Luigi, Franco Angeli editore, 1995, pp. 496
L’altra Resistenza. I militari italiani internati in Germania
di Alessandro Natta, Mondadori editore, 1997, pp. XXXIV - 145
Il massacro
di Luca Baldissara-Paolo Pezzino, Ed. il Mulino, 2009, pp.628, euro 33,00
Questo libro è uno dei più completi e documentati sul massacro nei pressi di Monte Sole, tra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944, noto come “strage di Marzabotto”, compiuto dalle truppe tedesche. Costò la vita a quasi ottocento persone, uccise in diverse località del territorio.Un volume tanto minuzioso nella ricostruzione storica e nella ricollocazione dei documenti, oltre che nella contestualizzazione degli eventi bellici di quel periodo, quanto drammatico nelle emozioni che riesce a trasmettere, grazie anche alla sola lettura delle testimonianze.
Né Stato né Nazione. Italiani senza meta
di Emilio Gentile, Laterza, 2011, pp. 126, euro 9.00
Fiori rossi al Martinetto. Il processo di Torino: aprile 1944
di Valdo Fusi, Mursia, 1973, pp. 253
Nella vasta letteratura e nella memorialistica sulla Resistenza, “Fiori rossi al Martinetto” è un documento drammatico, un testo di riferimento, soprattutto per il suo tono antiretorico.
“I resistenti, per Fusi, non sono personaggi di Plutarco – avverte Alessandro Galante Garrone nella presentazione del volume – eroi stilizzati tutti d’un pezzo, ma uomini fatti per la pace, per la semplice vita quotidiana, che vincono la paura e l’egoismo per un istintivo senso del dovere”.